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27/04/2014GIORNATA MONDIALE DELLE VITTIME SUL LAVORO E MOBILITAZIONE PER IL PIANO AMIANTO
27 e 28 APRILE 2014
TROVIAMOCI E MANIFESTIAMO DAVANTI ALLA NUOVA SEDE DELLA REGIONE LOMBARDIA (LATO VIA GALVANI)
L’amianto è un materiale tossico e cancerogeno i cui effetti dannosi sono noti fin dall’antichità.Una fibra con grandi possibilità di impiego, che ha iniziato ad essere utilizzata dagli inizi del secolo scorso, e su larga scala dal dopoguerra, quando era ormai nota con certezza la sua cancerogenicità, fino alla fine degli anni ‘80. La sua produzione è stata interdetta in modo tardivo in Europa, mentre in molti paesi del mondo a tutt’oggi prosegue.Non esiste una possibilità di uso sicuro dell’amianto, come non esiste un quantitativo minimo di esposizione al di sotto del quale la salute di coloro che sono esposti sia garantita, anche se va sottolineato che più elevata e continua è l’esposizione, maggiore è la probabilità di contaminazione e tanto più alto è il rischio di sviluppare una malattia. Le malattie da amianto sono gravi o gravissime. Nel mondo, calcola l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) muoiono per amianto oltre 100.000 persone/anno, una ogni 5 minuti; in Italia poco più di 10 al giorno.
DOBBIAMO LIBERARCI DALL’AMIANTO
I suoi effetti mortali continuano nel tempo con andamento crescente: è previsto che intorno agli anni 2020-25 si avrà un picco di mortalità se nulla cambia, soprattutto se non si inizia con una programmazione su tutti i territori, a partire da quelli più contaminati per promuovere la sua rimozione in sicurezza.
QUESTA LA NOSTRA PRINCIPALE RICHIESTA ALLA REGIONE LOMBARDIA
Vogliamo che la Regione in concorso con i Comuni acceleri il processo di rimozione definitiva dell’amianto dalle scuole, dagli ospedali, dagli uffici pubblici o di uso pubblico, e dai centri sportivi, dai siti industriali dismessi, dalle abitazioni private per quanto di sua competenza con incentivi e/o obblighi. Vogliamo la totale eliminazione della fibra killer e che da subito si proceda alla messa in sicurezza di quei luoghi dove il pericolo di contaminazione è evidente e maggiormente presente. È noto che in Lombardia l’amianto è stato ampiamente usato: i numerosi procedimenti giudiziari in corso o in preparazione ne fanno fede. I responsabili sono chiamati a rispondere a Mantova, come a Pavia (Fibronit di Broni) e in particolare a Milano e provincia (Breda, Pirelli, Alfa Romeo, …) per qualche migliaio di malati e di morti causati dall’amianto.Le bonifiche richiedono dei luoghi “sicuri” dove smaltire l’amianto e i materiali che lo contengono. Un problema allo stato attuale in Lombardia non risolto.
ALLA REGIONE chiediamo ancora:
– che generalizzi la sorveglianza sanitaria per gli ex esposti;
– che rafforzi ed ampli la raccolta dei dati delle malattie da amianto: non solo il mesotelioma, ma anche il tumore del polmone, della laringe, del colon, dell’ovaio;
– che organizzi e finanzi la ricerca per la cura delle più gravi malattie, che allo stato attuale non hanno possibilità di guarigione.
Per tutto ciò vi chiediamo di partecipare il 27 di aprile a partire dalle ore 17:00 e il 28 aprile dalle ore 9:00 nello spazio antistante Piazza Città della Lombardia, nuova sede della Regione, perché quanto richiesto possa trovare una risposta decisamente positiva. (Metro MM2 – fermata GIOIA)
CGIL-CISL-UIL Lombardia
CNA Lombardia (Ass. italiana Esposti Amianto-Milano, Turbigo, Paderno D., Broni, Lacchiarella-Legambiente, ISDE (medici per l’ambiente), Comitato Prevenzione Amianto Lombardia-CopaL, Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio, Medicina Democratica, AVANI (Broni), ANMIL.