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07/01/2014RICERCA SUL MESOTELIOMA
12/01/2014È del Marzo 2013 la pubblicazione del Piano Nazionale Amianto (PNA) che ha la funzione di fotografare la situazione attuale sul territorio italiano e di fissare gli obiettivi a breve e lungo termine da perseguire. L’amianto, come tutti sanno, è un materiale altamente nocivo che attacca le vie respiratorie mediante la diffusione nell’aria delle fibre di asbesto, una famiglia di silicati fibrosi resistenti al calore, agli acidi e agli alcali. Vediamo insieme quali sono i contenuti del nuovo piano da poco pubblicato.
Le principali vittime dell’amianto nel tempo sono state coloro che hanno lavorato alla produzione del materiale, che lo hanno applicato, spostato, maneggiato ma anche tutti quelli che lavorano in ambienti dove il materiale è presente.
Negli anni ’80 l’Italia è stata il secondo produttore mondiale di amianto e uno dei principali utilizzatori.
Con l’adozione della Legge 257/1992 è stato vietato l’impiego di amianto nei nuovi manufatti e ne è stata cessata la produzione. Resta tuttavia da gestire il problema della presenza di grandi quantità di amianto sul territorio in immobili che non sono ancora stati bonificati.
GLI OBIETTIVI DEL PIANO NAZIONALE AMIANTO
Gli obiettivi principali che il nuovo piano si pone sono i seguenti:
- Miglioramento della resa delle azioni già messe in campo
In particolare è da completare la mappatura della presenza di sul territorio nazionale con l’acquisizione di dati georeferenziati che, incrociati con quelli catastali, diano l’indicazione dei soggetti proprietari di strutture ancora contenenti amianto.Ulteriore passo è l’informatizzazione, mediante portali dedicati, dell’intero processo di bonifica. - Accelerazione dell’apertura dei cantieri di bonifica
Nei siti ad alto rischio identificati da mappatura (scuole, ospedali etc…) è indispensabile velocizzare il processo di bonifica mediante fondi appositi messi a disposizione dai ministeri della Salute, dell’Ambiente e del Lavoro.Il ministero dell’Istruzione verrà inoltre coinvolto per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nell’arco di 3–5 anni.A livello nazionale deve essere favorita la cosiddetta “Micro raccolta”, per la raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani. Semplificando le procedure di smaltimento da parte di privati cittadini di limitate quantità di materiali contenenti amianto a soggetti autorizzati può garantire la limitazione del diffuso e pericoloso fenomeno degli abbandoni incontrollati. - Individuazione dei siti di smaltimento
Sono indispensabili interventi legislativi volti alla individuazione e apertura di nuovi siti di smaltimento. Alcuni Comuni hanno già accettato la presenza di tali siti sul territorio, a fronte di incentivi ed indennizzi economici. Si ritiene opportuna la predisposizione di una “Prezziario Ufficiale” per lo smaltimento di materiali contenenti amianto in discariche autorizzate.
- Ricerca di base ed applicata
Il PNA ritiene necessaria la ricostituzione della Commissione Nazionale Amianto di cui alla Legge 257/92 e dell’istituzione di unProgramma Ufficiale Statale di Controllo Qualità per i laboratori pubblici e privati che si occupano di analisi amianto. - Razionalizzazione della normativa di settore
Tra i vari interventi legislativi il PNA propone per le compravendite immobiliari, l’obbligo di certificazione attestante la presenza o assenza di amianto nell’edificio. - Formazione ed Informazione
ra le proposte del piano quella di attivare specifici sportelli nelle ASL e ARPA di ogni singola Regione e quella di istituire la figura del Responsabile Amianto, identificata con un patentino, a seguito di un corso di formazione e specifici corsi di aggiornamento.
Il PNA ha quindi l’ambizioso obiettivo di controllare e risolvere il pericolo amianto sul nostro territorio, partendo da un’attenta analisi dei siti a rischio ancora presenti.