RELAZIONE PARLAMENTO EUROPEO AMIANTO
02/11/2014A ROMA PER PROCESSO ETERNIT E INCONTRO INTERNAZIONALE BAN ASBESTOS
02/11/2014LETTERA AL SINDACO
Armando Vanotto
V. D Galimberti, 27
12038 Savigliano
A.I.E.A. Onlus
Al sindaco della città di
Savigliano Sua sede.
Claudio Cussa
Oggetto: richiesta incontro.
Ill.mo sig. sindaco, in qualità di presidente pro tempore dell’ A.I.E.A. onlus Piemonte chiedo un incontro per discutere su punti riguardanti il tema dell’ amianto nella nostra città dopo la 257/92. Ricordo al sindaco che egli è il primo responsabile della salute e che per l’ esposizione alle fibrille di amianto delle coperture di Eternit i cittadini ignari di esserlo, corrono il rischio di ammalarsi di malattie asbesto correlate con gravi spese per le cure alla Sanità pubblica già gravemente in crisi, e che tale situazione è resa ancor piu grave per la perdita ingiustificata di vite umane. La informo che per la prima volta su nostra diretta conoscenza quest’ anno un nostro concittadino è deceduto per MM senza essere mai stato esposto professionalmente all’ amianto, probabilmente per aver abitato per trentanni vicino ad una copertura Eternit di un magazzino adiacente. Ricordo che tali coperture avevano la garanzia di 15 anni e quindi devono essere tolte e smaltite nel piu breve tempo possibile, questo per dare inizio alla prevenzione primaria e garantire nel prossimo futuro la salute ai cittadini. Allo scopo di iniziare un discorso di collaborazione con la Pubblica Istituzione sull’ argomento propongo di discutere sui seguenti punti:
1- Con un’ ordinanza il sindaco puo’ chiedere la mappatura di tutto il M C A esistente sul territorio del nostro comune come coperture sugli edifici civili e non. La mappatura si rende indispensabile per evitare che 5/6 lastre di Eternit dopo essere state rimosse vengano demolite a pezzi, d’ accordo con i proprietari, dagli addetti ai lavori per rendere piu’ agibile lo smaltimento illegale, compreso la quantità delle condutture in M.C.A. dell’ acqua potabile in mq o in lunghezza di tutta la rete.
2- La creazione di un sito nell’ ambito dell’ Area Ecologica o qualsiasi altro sito ritenuto idoneo per lo smaltimento di piccoli particolari di materiale contenente M.C.A. derivati dalle ristrutturazioni della abitazioni civili e non solo allo scopo di evitare che vengano riciclati illegalmente nelle fondamenta di nuove costruzioni o smaltite all’ aria aperta nelle campagne con possibile danno salute a coloro che transitano nei pressi, creando un grave danno economico per il Comune che lo dovrà recuperare.
3- L’ apertura nel nostro Comune dello Sportello Amianto chiesto dall’ A.I.E.A. onlus
nell’ ambito del Comitato Strategico Amianto della Regione Piemonte ( del quale ne faccio parte) ed il suo funzionamento per informare correttamente i cittadini sul tema dell’ amianto sia per la sua rimozione che per lo smaltimento e sui danni alla salute che a questi ne può derivare se continueranno ad averlo in uso, ricordando loro che lo Stato interviene sulle ristrutturazioni con lo sgravio fiscale del 50% dalla denuncia dei redditi.
La nostra convinzione è che nei confronti dell’ amianto, per tutti anche se in ritardo, debba essere attuata “la tolleranza zero”, poichè è sicuramente meglio finanziare uno smaltimento corretto che finanziare la Sanità Pubblica per curare chi si ammala di malattie mortali provocate dall’ esposizione all’ amianto. Inoltre lo smaltimento del bene M.C.A. può essere visto come una buona occasione per il lavoro che potrebbe svilupparsi se la bonifica venisse attuata sistematicamente su tutto il territorio. Infine come Associazione da tempo al Ministero della Salute e dell’ Ambiente poniamo il problema della mancanza di discariche dedicate all’ Amianto: in particolare per quanto riguarda il Piemonte oltre le tre che riguardano Casale Monferrato non ne esistono altre, abbiamo proposto (poiché non potremo sotterrare il tutto pena l’ inquinamento di ettari di terreno) che per smaltire i tremilioni di mq M.C.A. esistenti in Piemonte di sfruttare le gallerie ferroviarie, miniere e cave dismesse, compreso l’ utilizzo di forni inertizzatori. Per questi, all’ Italia è stata raggiunta una Direttiva della Commissione Europea alla quale come Paese Membro, sia pure in ritardo, dovrà aderire.
Certo di una risposta positiva all’ incontro ringraziandoLa, porgo cordiali saluti.
Savigliano 13/10/2014
Per l’ AIEA Piemonte
Armando Vanotto