AIEA E MD ETERNIT BIS: QUESTO PROCESSO SI DEVE FARE
23/07/2016I VAJONT A VIAREGGIO
02/08/2016Corte d’Appello di Potenza, Corte di Appello di Ancona, recentemente di Sassari, in questi giorni di Venezia e di Catanzaro ‐ l’AIEA semina ricorsi e raccoglie sentenze a favore degli ex esposti.
L’Associazione italiana esposti amianto, AIEA Onlus VBA, giorno dopo giorno continua ad ottenere sentenze favorevoli nel Tribunale di Matera sia per il riconoscimento dei benefici previdenziali sia per le malattie professionali che i propri iscritti hanno contratto durante il periodo lavorativo.
A consuntivo 30 giugno 2016 Nr. 470 ricorsi istruiti con il supporto tecnico legale dell’AIEA VBA (in attività dal febbraio 2009), hanno ottenuto sentenza favorevole dal Tribunale di Matera; Nr. 80 di queste sentenze sono state oggetto di ricorso in appello da parte dell’avvocatura INPS; ricorsi rigettati dalla Corte di Appello di Potenza.
L’Associazione a istruito con i propri medici convenzionati, esperti di epidemiologia e medicina del lavoro, centinaia di pratiche per malattie professionali o rendite al superstite, di queste circa 90 sono andate a buon fine. Giorno dopo giorno continuano ad avvicinarsi all’associazione ex esposti o familiari di lavoratori che purtroppo sono deceduti prematuramente, lavoratori di siti industriali dismessi: EniChem di Pisticci Scalo, Liquichimica e Materit di Ferrandina Scalo, e di siti industriali in attività: Ferrosud, Italcementi ed anche ultimamente della Valdadige di Matera. Lavoratori che hanno contrato gravi patologie, familiari di lavoratori che purtroppo sono deceduti per l’esposizione lavorativa a sostanze pericolose e cancerogene come l’amianto. Chiedono ristoro per il danno ricevuto e giustizia per i loro cari.
Il gruppo tecnico – legale dell’AIEA ha prodotto, nei primi anni di attività, relazioni tecniche a supporto dei ricorsi legali permettendo il riconoscimento delle mansioni operative degli impianti produttivi, dei magazzini gestione scorte e magazzini materie prime, dei servizi energetici ausiliari, dei laboratori, dei servizi tecnici
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di staff agli impianti produttivi ed ausiliari del ex sito industriale ANIC/EniChem di Pisticci Scalo (MT); successivamente, è entrata nelle procedure di riconoscimento a favore dei lavoratori dell’ex Liquichimica di Ferrandina (MT), casi abbandonati e dormienti, aprendo anche per questi lavoratori la strada al riconoscimento, mansione dopo mansione, reparto dopo reparto, impianto dopo impianto.
Oltre alle 470 sentenze passate in giudicato, sono diverse decine i ricorsi in attesa di giudizio, altrettanti in fase di elaborazione amministrativa.
L’impostazione operativa dell’AIEA VBA è stata estesa in Sardegna promuovendo la vertenza amianto per gli ex esposti dei siti industriali di Ottana (NU) e di Assemini (CA); complessi industriali simili a quelli di Pisticci e Ferrandina. Recentemente si sono avute le sentenze in Corte di Appello di Sassari, a favore dei lavoratori di Ottana (NU) aprendo una breccia sul muro di omertà e di falsità che si costruita a discapito degli operai che hanno lavorato nei siti industriali della Sardegna, mentre a Cagliari si sono avute le prime sentenze di riconoscimento di malattia professionale per lavoratori della Syndial di Assemini ex Rumianca.
Sono altrettanto meritevoli di attenzione le recenti sentenze ottenute nelle Corti di Appello di altre regioni italiane:
a Venezia, il 16 giugno 2016, dove la Corte, rigetta il ricorso INPS promosso nei confronti di un collega dell’ex ANIC/EniChem di Pisticci Scalo, attualmente residente nel Veneto; a Catanzaro, il 05 luglio 2016, accoglie l’appello di un collega responsabile della manutenzione di Pisticci Scalo e condanna l’INPS al riconoscimento dei benefici pensionistici per l’intero periodo lavorativo ed al ricalcolo della situazione contributiva.
L’Associazione, prendendo atto dei referti rivenienti dalla sorveglianza sanitaria, denuncia l’aggravamento delle lesioni riscontrate tra i lavoratori dell’ex MATERIT di Ferrandina (MT), alle patologie asbesto correlate placche pleuriche, asbestosi subentrano patologie oncologiche come: CA alla laringe, CA polmonari e CA al colon retto; patologie oncologiche che hanno causato il decesso di diversi lavoratori. Le vedove, finora
abbandonate, chiedono giustizia, stiamo ricevendo richieste per presentare gli esposti denuncia alla procura di Matera.
Ci auguriamo che questi esposti possano promuovere adeguate indagini su tutte le patologie asbesto correlate (non solo il mesotelioma) così come avviene nelle altre Procure d’Italia, non ultimo a Taranto per il processo ILVA – 1, attualmente sottoposta all’attenzione della Corte di Appello.
MARIO MURGIA