LA SALUTE NON SI VENDE, NON E’ UNA MERCE
28/10/2021RISOLUZIONE PARLAMENTO EUROPEO SULLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALL’ AMIANTO
19/11/2021AIEA VBA RICHIEDE TAVOLO PREFETTIZIO PER INTERRUZIONE SORVEGLIANZA SANITARIA
Prot. N° 06/2021 /A.I.E.A. VBA
OGGETTO: RICHIESTA COSTITUZIONE DI UN TAVOLO PREFETTIZIO SULLA INTERRUZIONE INGIUSTIFICATA DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI AD AMIANTO
L’Associazione Italiana Esposti Amianto (AIEA VBA) si fa portavoce delle preoccupazioni e dei timori dei propri iscritti per l’ingiustificata interruzione del programma di sorveglianza sanitaria attiva dei lavoratori esposti ed ex esposti ad amianto, esponendo quanto segue. Premesso che
– in Basilicata è attivo un programma di sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti ed ex esposti ad amianto;
– sono attualmente 2500 i lavoratori e gli ex lavoratori sottoposti a sorveglianza attiva presso L’Ospedale di Matera;
– detti lavoratori hanno manifestato enorme preoccupazione per l’interruzione di tale servizio, sollecitando più volte un intervento, volto a determinare l’immediato ripristino del programma di sorveglianza sanitaria. ***
– Visto il D.Lgs n. 277 del 15/8/1991 recante “Attuazione di Direttive nr. 80/1107/CEE, nr. 82/605/CEE, nr. 83/477/CEE, nr. 86/188/CEE e nr. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art. 7 della Legge nr. 212 del 30/07/1990”;
– Vista la legge n. 257 del 27/03/1992, recante “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”;
– Visto il D.P.R. dell’ 08/08/1994, recante “Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Provincie autonome di Trento e di Bolzano per l’adozione di piani di protezione, decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”;
– Visto il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 27/10/2004, recante “Attuazione dell’articolo 47 del decreto-legge 30 settembre 2003, nr. 269, convertito con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, nr. 326. Benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto”;
– Visto il Decreto Legislativo nr. 81/2008, recante “Attuazione art. 1 della L. 03/08/2007 nr. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e ss.mm.ii.; – Vista la D.G.R. nr. 2775/2000 recante l’istituzione del Centro Operativo Regionale “COR Basilicata”, del Registro Nazionale Mesoteliomi “ReNaM” – ReNaM COR Basilicata, che si avvale del supporto tecnico-scientifico del ReNaM COR Puglia (accordo quadro nr. 1341/2006 – DGR nr. 1179/2007);
Visto il D.P.C.M. nr. 308/2002, recante “Regolamento per la determinazione del modello e delle modalità di tenuta del registro dei casi di mesotelioma asbesto-correlati ai sensi dell’art. 36, comma 3, del D.Lgs nr. 277/1991” recepito dalla Regione Basilicata con D.G.R. 2572/2003 e D.P.G.R. nr. 5/2004;
– Vista la D.G.R. nr. 527/2006, recante “Intervento sanitario a favore dei lavoratori ex esposti ad amianto. Istituzione del Centro di Riferimento Regionale ReNaM COR Basilicata – Puglia e dei Centri di Riferimento Provinciali di Potenza e di Matera”;
– Vista la D.G.R. nr. 1662 del 25/09/2009, recante “Registro dei lavoratori esposti ed ex esposti ad amianto. Adozione delle modalità operative inerenti le attività correlate –registrazione e sorveglianza sanitaria”;
– Vista la Risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2013 “sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all’amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l’amianto esistente”;
– Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017, che all’allegato 1, recante “Prevenzione collettiva e sanità pubblica”, in particolare, nell’area di intervento C6, prevede la sorveglianza sanitaria della popolazione dei lavoratori ex esposti a cancerogeni e a sostanze chimico-fisiche;
– Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2017, recante “identificazione dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 109 del 12 Maggio 2017;
– Vista l’intesa della CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO, ai sensi degli articoli 2, comma 1 lettera a) e 3 del decreto legislativo 28/08/1997, n. 281 sull’adozione del protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti all’amianto (Rep. Atti. N. 39/CSR del 22 febbraio 2018).
*** Considerato che – il servizio di Sorveglianza Sanitaria, attivo dal 2006 presso L’Ospedale di Matera e che prevede l’effettuazione di “visita medica, TC torace Low Dose, Spirometria e DLCO (esame spirometrico)”, al 31 dicembre 2019 ha consentito:
l’attuazione della sorveglianza sanitaria regolare, con cadenza almeno biennale, di circa 2.500 lavoratori ex esposti sui circa 7.000 dipendenti delle Società operanti nei siti industriali del Basso Basento e delle colline materane;
l’esecuzione di circa 12.200 visite mediche;
la diagnosi oltre 70 tumori polmonari in fase precoce;
la denuncia all’INAIL circa 300 malattie professionali asbesto – correlate;
– la tempestività della diagnosi precoce del Cancro del polmone che ha permesso la sopravvivenza dei soggetti colpiti da queste patologie oncologiche, e sicuramente ha contribuito a migliorarne le condizioni di vita;
– l’U.O. di Medicina del Lavoro dell’ospedale di Matera ha seguito la più numerosa coorte di lavoratori esposti ed ex esposti ad amianto sul territorio nazionale;
– dal 2007, tale servizio segue anche lavoratori affetti da neoplasia polmonare con gravi difficoltà respiratorie, i quali peraltro non sono stati sorvegliati dall’inizio della corrente epidemia con conseguente rischio di aggravamento e conseguenti exitus;
– che l’immotivata quanto improvvisa interruzione del servizio di sorveglianza sanitaria, istituita in Regione, ha inevitabilmente leso l’affidamento dei tanti lavoratori esposti ed ex esposti che, credendo di essere inseriti nell’ambito di un programma attivo di prevenzione, sono rimasti nell’attesa di essere richiamati a visita, evitando di sottoporsi autonomamente e di propria iniziativa a visita presso altre strutture sanitarie, nella convinzione di essere in follow-up presso l’U.O. di Medicina del Lavoro dell’ospedale di Matera;
– considerato che le continue sollecitazioni provenienti dai nostri associati, preoccupati dalle notizie che acquisiscono in ambito ospedaliero circa l’interruzione dell’attività di sorveglianza sanitaria, oramai da oltre un anno;
– considerato altresì che gli incontri tenuti nel mese di ottobre 2020 e gennaio 2021 presso la Regione Basilicata, non hanno sortito alcun esito; – considerato inoltre che la sorveglianza sanitaria è comunque prevista dalla legge ordinaria nazionale, che dunque, la sua attuazione non è circoscritta solamente all’iniziativa delle istituzioni locali né alla sola Regione Basilicata Basilicata e che la sua lunga interruzione ha, anche, determinato l’interruzione del follow-up statistico per la pianificazione dei controlli periodici degli ex esposti;
– considerato infine che quanto suddetto evidenzia la necessità di riprocessare in tempi brevi la coorte degli ex esposti, che ricordiamo è costituita da 2500 lavoratori e, che ciò comporterà un notevole impegno di operatori sanitari e di risorse tecnologiche.
*** Tutto ciò premesso, visto e considerato, l’Associazione, continuamente sollecitati dai propri associati, i quali manifestano viva preoccupazione per l’interruzione di un programma che agli atti potrebbe garantire, come ha già fatto in diversi casi, la diagnosi precoce di patologie invalidanti che laddove prese in tempo consentono o consentirebbero comunque un trattamento meno invasivo, che potrebbe garantire una migliore prospettiva di vita,
CHIEDE URGENTEMENTE la convocazione di un tavolo di confronto alla presenza di Sua Eccellenza, il Prefetto di Matera, al fine di intervenire e ripristinare il programma di sorveglianza sanitaria, sollecitando un riscontro immediato e favorevole.