MARINA MILITARE COLPEVOLE DELLA MORTE DI DUE MARINAI MORTI D’AMIANTO
16/03/2019FIBRONIT BRONI: CONFERMATE CONDANNE MORTI AMIANTO
22/03/2019“Amianto e (in) giustizia”: è questo il tema cruciale al centro del convegno di venerdì 22 marzo a Milano, ore 9:30, Sala Vitman Acquario Civico, in Viale Gadio 2 ( MM linea 2 Lanza).Obiettivo: accendere i riflettori e fare chiarezza su una tragedia che provoca in Italia migliaia di vittime all’anno e in cui la Lombardia ha purtroppo il triste primato di essere “capofila”, come regione con il numero di morti per amianto in assoluto il più elevato, non solo fra i lavoratori delle aree industriali, ma anche fra la popolazione civile, spesso ignara della presenza di amianto nelle stesse città, lo dicono i numeri e le statistiche, ma se ne parla troppo poco. Organizza il CAL, Coordinamento Amianto Lombardia, di cui fanno parte diverse associazioni, movimenti e sindacati, in collaborazione con “Milano in Comune”.
“E’ un dramma che ci riguarda tutti ed è urgente e necessario attuare tutte le strategie e interventi possibili – Fulvio Aurora, responsabile vertenze giudiziarie di Medicina Democratia- affinchè l’amianto, un killer silenzioso e subdolo, che manifesta la sua azione mortale anche a distanza di decenni dalla esposizione, venga finalmente tolto di mezzo dalla nostra città e dalla Regione”. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione di Basilio Rizzo, Milano in Comune, sono previsti gli interventi di esperti e scienziati, ricercatori e giuristi: Morando Soffritti, medico Istituto Ramazzini di Bologna; Edoardo Bai, medico del lavoro ISDE; Vittorio Agnoletto, medico del lavoro Medicina Democratica; Laura Mara e Simone Vallese, avvocati di parti civili e Luca Masera, docente di Diritto Penale Università di Brescia. Previste le testimonianze toccanti dei familiari delle vittime. Modera il dibattito Margherita Napoletano, coordinatrice CAL.
Nella Regione più industriale d’Italia l’amianto è stato largamente impiegato, nelle attività industriali ma anche in quelle civili, come nel caso clamoroso del Teatro alla Scala, contro cui è appena iniziato, in ordine di tempo l’ultimo processo in primo grado, che lascia stupefatti i milanesi, ma anche tutto il mondo, data la sua importanza e notorietà. Alla Scala, come in tanti altri teatri, si usava l’amianto che ha colpito lavoratori, orchestrali e cantanti. “Ci si augura- aggiunge Fulvio Aurora- che questa notorietà venga utilizzata, non solo per rendere giustizia alle vittime e punire i responsabili, ma per dire, con fatti concreti, basta alla presenza di amianto a Milano e in Lombardia”! Per questo il 26 febbraio, in occasione della prevista udienza, c’è stato un presidio davanti al Teatro alla Scala, con la partecipazione della Banda degli Ottoni, udienza però rinviata al 27 marzo. Ma questo è solo uno dei tanti processi per amianto: proprio il 21 marzo è attesa la sentenza del processo d’appello contro la ex Fibronit di Broni (PV), dove c’è stato il maggior numero di deceduti per amianto della Regione Lombardia. Vittime non solo i lavoratori della Fibronit, ma anche i cittadini, fra cui molte donne, di Broni, Stradella e altri comuni prossimi ad essa. C’è speranza e allo stesso tempo molta preoccupazione: nel Tribunale di Milano, V Sezione Penale, ci sono stati tanti processi per amianto, ma tutti risolti con assoluzioni piene per gli imputati. Questo in base ad alcune tesi, considerate pseudoscientifiche da gran parte degli studiosi a livello mondiale, ma che servono per assolvere gli imputati in quanto la condanna deve essere “al di là di ogni ragionevole dubbio”.
Carmìna Conte, cell 39313 77616