ASSEMBLEA NAZIONALE SULL’AMIANTO ROMA
29/11/2015QUINTO RAPPORTO REGISTRO NAZIONALE MESOTELIOMI
04/12/2015ASSEMBLEA NAZIONALE AMIANTO SENATO DELLA REPUBBLICA
Si è svolta l’Assemblea Nazionale Amianto presso la Sala Zuccari nel Palazzo Giustiniani di Roma il 30 novembre 2015, presieduta dalla Presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali Senatrice Camilla Fabbri.
I lavori hanno avuto inizio con la lettura, da parte della Senatrice Fabbri, del messaggio inviato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi: un caloroso saluto a tutti i partecipanti, mi scuso di non potere essere con voi a causa, della mia richiesta presenza, all’avvio dell’anno della conferenza di Parigi per i cambiamenti climatici. Auspico, vi sia, un impegno comune per la realizzazione di politiche e interventi tendenti a chiudere, una volta per tutte, questa ferita aperta dall’amianto. Sono stati compiuti passi avanti importanti contro l’amianto, che ha provocato tanti morti e tanto dolore, ma vi è tanta strada da percorrere insieme.
Si prosegue con la sua introduzione ai lavori: quella dell’amianto è una sfida ancora aperta e i dati scientifici “ci portano a prevedere per il 2020 il picco massimo di malattie a esso correlate”. Considerati i dati emersi nell’ultimo rapporto del Registro Nazionale dei Mesoteliomi (RENAM).
Il Testo Unico che vogliamo proporre entro Giugno, si rende indispensabile nell’intrigato quadro legislativo, oggi esistente, con 400 norme – tra Regionali e Statali – spesso anche in contraddizione tra loro, tendente a revisioni, qualora fosse opportuno, ma anche per l’inserimento di nuove proposte. Resta ferma la volontà, da parte mia, per l’impegno di vedere approvato il DDL sulle spese legali alle vittime e ai familiari delle vittime e sulla riconversione delle aree industriali dismesse, così come per il Piano Nazionale Amianto, anche se in parte non consone alla realtà odierna.
Intervengono: PIETRO GRASSO Presidente del Senato:
il completamento dell’attività di bonifica dell’amianto sul territorio è davvero una emergenza oggi, considerati i dati del Registro Tumori. Tenendo conto dell’esposizione dei cittadini che vivono o lavorano in edifici in cui è presente tale sostanza, le patologie e i casi di morte continueranno. Il percorso delle norme in materia è stato lungo, complicato, difficile, ma alcuni significati passi avanti sono stati fatti, dalla legge contro gli ecoreati; la legge di stabilità del 2015 “le cifre a disposizione, del fondo per le vittime dell’amianto sono state estese, in via sperimentale e fino al 2017, ai malati di Mesotelioma che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare con lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto o per esposizione ambientale comprovata. Nel dolore e nella sofferenza rappresenta un passo avanti.
Mi auguro che gli ulteriori interventi previsti dal “collegato ambientale” già approvato il 4 novembre dal senato, oggi all’esame della Camera dei Deputati, venga approvato immediatamente. Esso prevede: credito di imposta per interventi di bonifica per il 2016; interventi di bonifica d’amianto su beni e strutture produttive – istituzione del fondo destinato a interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati d’amianto, questo è il segno, finalmente, di una seria preoccupazione del parlamento per l’attività di bonifica, conclude Grasso.
GIANLUCA GALLETTI Ministro dell’Ambiente:
l’aggiornamento del novembre 2015 fa rilevare oltre 44 mila siti sparsi sul territorio nazionale. Trattasi di un dato parziale, considerato che alcune Regioni non stanno provvedendo ad effettuare o aggiornare la mappatura, in alcuni casi risalenti a sei anni fa. Sono migliaia le micro realtà sparse sul territorio, che rappresentano un pericolo continuo per i cittadini. Per risolvere questo delicato problema occorre “ un lavoro di semplificazione delle procedure, necessario a rendere gli interventi più rapidi e incisivi”.
ANDREA ORLANDO Ministro della Giustizia:
la nostra è una situazione drammatica e il nostro obiettivo è dare coerenza all’attuale assetto legislativo e arrivare a un Testo Unico, senza il quale è difficile dare una risposta in merito a fatti di gravità conclamata.
GIULIANO POLETTI Ministro del Lavoro:
“È necessario passare dalla fase di emergenza a quella di urgenza. Il problema amianto va risolto. Occorre riordinare le normative per risolvere la frammentarietà degli interventi”. Bisogna individuare gli interventi da fare con maggiore efficienza ed efficacia delle risposte, così da potere anche misurare il risultato finale.
ANCE:
Prendiamo nota che oggi si apre un orizzonte diverso rispetto al disastro amianto. Finalmente il Governo e l’organo legislativo dimostrano molto sensibilità, afferma Maurizio Mangialardi, delegato dal Presidente Fassino. È dal 1992 che l’amianto è stato bandito dall’Italia, ma ancora oggi, dopo più di vent’anni e chissa per quanti anni ancora, si continua a parlare di dismissione e bonifiche, è una emergenza e come tale va trattata.
Si sono susseguiti gli interventi di tutti gli altri relatori, compresi i sindacati e i rappresentanti delle associazioni vittime dell’amianto, gli argomenti trattati sono stati evidenti: Bonifica, dismissione dei siti contenenti amianto, discariche e metodi di eliminare i prodotti in amianto cemento, fondo vittime amianto lavorative e non, Piano Nazionale Amianto, mappature sul territorio Nazionale, Sorveglianza Sanitaria, etc.Una valutazione, del tutto personale, sullo svolgimento dell’assemblea, debbo precisare abbastanza informativa dell’essere e di tutto ciò che si vorrebbe effettuare con estrema urgenza nel più breve tempo possibile. Posso affermare, in rappresentanza del C.N.A. (coordinamento Nazionale Amianto) che vi sono delle priorità da mettere in evidenza, quali:
– Finanziamento urgente del Piano Nazionale Amianto in attesa del TESTO UNICO che la Senatrice Fabbri vuole effettuare a Giugno, ad evitare perdita di ulteriore tempo mentre gli ex esposti, i familiari e i cittadini si ammalano o muoiono;
– Una circolare applicativa che regoli la Sorveglianza Sanitaria per gli ex esposti, i familiari e i cittadini che ne sono venuti a contatto con l’amianto, in considerazione che, frequentemente, dove viene effettuata, da Regione a Regione o nelle stesse Regioni, è difforme;
– Istituzione del Tavolo Tecnico presso il Ministero del Lavoro per la regolarizzazione e la revisione del DDL. sul fondo vittime amianto cittadini e familiari con modificazione della circolare applicativa emanata dall’INAIL;
– Intervento a sostegno dei dispositivi di decreto legislativi presentati dal Senatore Casson e altri, bloccati alla Commissione Senato, nell’ultima seduta, dal 10 Marzo 2015;
richiesta di incontro con il Presidente della Commissione Sen. Fabbri per discutere sulle pratiche di riconoscimento malattie professionali e rendite ai superstiti, scarsamente
– riconosciuti o totalmente bocciate e successivamente richiesta di incontro con il Presidente Inail, se ritenuto importante dopo l’incontro con la Dott.ssa Fabbri;
– richiesta di un atto di indirizzo per gli ex dipendenti della Società Pneumatici Pirelli per il riconoscimento dei benefici di esposizione amianto;
– sollecito, da parte nostra, nei territori regionali della mappatura che ci faccia realmente capire l’intensità della presenza di prodotti in amianto e di interventi in aiuto dei cittadini a sostegno dello smaltimento dei prodotti in amianto ad evitare che venga smontato e depositato ai margini dei torrenti, in quanto impossibilitati finanziariamente a chiamare la ditta per il loro smaltimento.
Certamente, questo prevede un grande impegno da parte nostra, un grande lavoro di sensibilità, ma è un lavoro che va fatto e ci dovrà vedere impegnati, costantemente e quotidianamente, ove possibile in collaborazione con i Sindacati Nazionale, per la loro attuazione a salvaguardia della integrità fisica e psicofisica di quanti sono rappresentati da noi e in particolare dei cittadini abbandonati a se stessi.
Per Aiea Armando Vanotto
Per il C.N.A. (Coordinamento Nazionale Amianto) Salvatore Nania