L’AIEA è una ODV senza fini di lucro,
la quale si prefigge a livello globale l’abolizione dell’amianto (o asbesto) in ogni sua forma: estrazione, impiego produttivo, commercializzazione ecc.
L’AIEA in relazione agli attuali livelli di conoscenza scientifica sui danni causati alla salute dalla inalazione di fibre di amianto, sostiene che non esiste alcun livello minimo di soglia al di sotto del quale vi sia sicurezza, quindi la massima concentrazione accettabile di fibre deve essere zero, ovvero MAC=0.
La nostra associazione è nata dal movimento di lotta per la salute “Medicina Democratica” ed è stata fondata il 18 marzo 1989 a Casale Monferrato, con la denominazione di “Associazione Esposti Amianto” (AEA) il logo era l’urlo di Munch.
La legge n. 257 del 1992
“Norme per la cessazione dell’impiego dell’amianto”, stabilisce che “sono vietate l’estrazione, l’importazione, l’espostazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto”.
Occorre ricordare che la storia complessa di questa legge ha trovato numerosi ostacoli e che si è trattato di un percorso assai difficile. A portare all’approvazione di questa legge hanno contribuito in modo determinante la comunità scientifica, le numerose pubblicazioni medico-scientifiche sull’argomento, gli incontestabili risultati di diverse indagini epidemiologiche, ma soprattutto la grande mobilitazione sociale e l’attività delle associazioni degli esposti, delle associazioni delle vittime, delle organizzazioni ambientaliste, ecc.
A seguito della Conferenza non governativa di Monfalcone del 2004 abbiamo aggiornato il nostro statuto, aggiungendo il termine “italiana” alla denominazione originaria, per evidenziare maggiormente la dimensione locale e globale, mantenendo inalterato il collegamento con Medicina Democratica e la rete internazionale Ban Asbestos con sede a Londra.
Abbiamo cambiato anche il logo per comunicare la speranza e la volontà di costruire un mondo migliore che guarda alle future generazioni con ottimismo, attraverso i principi della solidarietà e della pace, per la tutela della salute e la salvaguardia di un ambiente di vita e di lavoro salubri per tutti.
L’Associazione si prefigge i seguenti scopi:
- l’abolizione dell’amianto (o asbesto) e degli altri agenti tossici – nocivi cancerogeni cui non può essere attribuito alcun valore limite. La messa al bando dell’amianto e degli altri agenti tossico – nocivi va intesa in ogni sua forma: estrazione diretta o indiretta, lavorazione, impiego produttivo, commercializzazione, esportazione, importazione.
- la messa al bando dei cosiddetti “sostituti dell’amianto” laddove sia dimostrata la loro nocività;
- la realizzazione degli obiettivi previsti dalla legge n. 257/92 e dalla normativa di attuazione; l’adeguamento di tale normativa in relazione al progresso tecnico e scientifico della medicina e della sorveglianza sanitaria con particolare riguardo agli aspetti epidemiologici e igienico-ambientali.
- il sostegno ai lavoratori e ai cittadini esposti ed ex esposti all’amianto che si prefiggono di bandire l’amianto da tutti i processi produttivi di lavorazione e la sua presenza nociva dall’ambiente;
- il sostegno ai cittadini singoli o associati, anche sul piano giuridico, che sono colpiti da esposizione all’amianto;
- la realizzazione degli obiettivi previsti dalla conferenza nazionale governativa sull’amianto del 1999, dalla conferenza non governativa del 2004, da quella europea del 2005;
Attività promozionale
- divulgazione delle esperienze di lotta dei lavoratori e delle popolazioni che, esposti all’amianto o ad altri agenti tossico – nocivi, si mobilitano per l’eliminazione di questi inquinanti. individuazione e denuncia dei rischi prodotti dall’amianto e dagli altri agenti tossico nocivi e costituzione diparte civile nei processi;
Iniziative tese a favorire:
- la tutela della salute e dell’ambiente di vita e di lavoro dall’amianto o da qualunque altro agente tossico – nocivo il miglioramento legislativo nazionale, ad estendere anche in Europa e nel mondo gli obiettivi di messa al bando dell’amianto come previsto dalla legge 257/’92, ad applicare gli stessi obiettivi ad altri agenti tossici – nocivi e ai sostituti dell’amianto di cui venga dimostrata analoga nocività;
- la realizzazione dei censimenti, delle mappature, delle bonifiche dei siti contaminati l’istituzione del Registro delle malattie asbesto correlate in tutte le regioni;
- l’apertura di Sportelli Informativi sull’Amianto organizzati su base territoriale
ALLEGHIAMO DOWNLOAD DOCUMENTO IN POWER POINT DI PRESENTAZIONE DELL’AIEA
ENGLISH VERSION
The Italian Association of Asbestos-Exposed (A.I.E.A.) has replaced, for legislative and statutory reasons, the Association of Asbestos-Exposed established in 1989 by “Medicina Democratica” (Democratic Medicine), a movement for health.
Today A.I.E.A. is a partner of the international network Ban Asbestos based in London.
Its main purposes are:
- Abolition of asbestos and of other toxic carcinogenic agents, for which there must be no limit value;
- Knowledge and study of the so-called asbestos substitutes;
- Scientific information about the damages and hazards caused by asbestos;
- Divulgation of struggle experiences lived by workers and population exposed to asbestos;
- Protection of workers’ and citizens’ environment and health;
- Promotion of regional and national initiatives for sites decontamination;
- Promotion of sanitary overseeing, treatment and rehabilitation of those citizens struck by asbestos related illnesses;
- Enforcement of law 257/92, which banned asbestos in Italy.
As we know, April 28th is the World Day for Asbestos Victims: celebrations are not the mere commemoration of the thousands of victims caused by asbestos but a call for justice for them and their families; a demand to the establishment for law enforcement in order to forbid the extraction, production and sale of asbestos; a request for environmental decontamination and for a fund that could indemnify the damages to the people exposed to asbestos.
Every day workers and people still dies for asbestos in Europe and in the World.
We demand the suspension of asbestos mining on the territories of China, Russia, Canada and Brazil, being the main producers worldwide. In Italy, the asbestos problem is still a sanitary and environmental emergency of the highest importance. We have organized press conferences and national meetings with the participation of European Parliament members, Italian Parliament delegates, local administrators, social forces; demonstrations in front of the Italian Parliament to remind the government to bring the asbestos issue to the Parliament’s attention; request to local administrations to introduce the asbestos issue in their schedules.