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13/04/2016Amianto e dintorni: quali tutele per la salute e quali proposte per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti all’amianto nelle industrie chimiche sarde, da Ottana ad Assemini, e non solo?
Di questo si parlerà a Bolotana, sabato 9 aprile 2016, dalle ore 9 all’Aula Consiliare del Comune in una giornata di studio e approfondimento promossa da AIEA Sardegna ONLUS e Medicina Democratica, con la partecipazione di medici ed esperti fra cui Roberto Cherchi, Responsabile di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliera Brotzu e Mario Budroni, già responsabile del Registro Tumori di Sassari. Sarà infatti questa l’occasione, in particolare, per la presentazione di proposte per la diagnosi precoce del mesotelioma pleurico, un tumore nefasto, causato esclusivamente dalla esposizione alle polveri di amianto. Il convegno, dopo i saluti del sindaco di Bolotana Francesco Manconi, sarà aperto da Sabina Contu, presidente di AIEA Sardegna, sarà coordinato da Francesco Carta, Presidente Regionale di Medicina Democratica e concluso da Mario Murgia, vicepresidente nazionale di AIEA.
Gli eventi di queste ultime settimane hanno mostrato l’entità di una problematica, che per troppo tempo si è cercato di minimizzare e/o nascondere: quello della presenza di amianto nelle industrie sarde, anche dopo la messa al bando della temibile sostanza con la legge 257 del 1992, e quello del moltiplicarsi di decessi e gravi patologie causate dalla esposizione alle micidiali fibre.
Infatti, dopo il “caso Ottana”, su cui è in corso una indagine della Magistratura e un’inchiesta della Commissione Infortuni del Senato, adesso è la volta dei lavoratori ex Enichem/ Rumianca di Assemini, fra cui stanno emergendo numerosi casi di patologie e decessi provocati dall’amianto: anche qui, come denunciato dal vicepresidente nazionale AIEA Mario Murgia in audizione in Senato, sono stati negati i diritti previdenziali e sanitari previsti dalla legge, con analoghi meccanismi da parte delle istituzioni preposte, quali l’INAIL.
“ Sono già in corso da tempo- ha detto Sabina Contu, presidente di AIEA Sardegna- numerose azioni per il riconoscimento dei diritti previdenziali per i lavoratori di Assemini: siamo riusciti, dopo anni di battaglie ad ottenerne uno, in via giudiziaria, dopo 10 anni di defatiganti corsi e ricorsi, un caso che ha fatto “storia”, mentre altri li abbiamo attenuti in via amministrativa.
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Vogliamo far uscire questi lavoratori da una condizione assurda di solitudine e di abbandono: il quadro che abbiamo di fronte è del tutto simile a quello di Ottana: anche su Assemini, infatti abbiamo presentato nello scorso novembre un esposto-denuncia alla Procura di Cagliari, e attendiamo fiduciosi l’evolversi della situazione. Vogliamo porre fine alle morti bianche dimenticate, vogliamo che ogni lavoratore non si senta più solo a combattere questa battaglia per la salute e per la vita. Il cammino è ancora lungo ma all’orizzonte si intravede un futuro meno incerto dal punto di vista dei diritti e della giustizia”.
Cagliari, lì 7 aprile 2016