La maggior parte delle persone colpite sono stati i lavoratori impiegati nell’estrazione del minerale dalle
miniere e cave, nella produzione di manufatti, nel commercio e messa in opera dei prodotti finiti. Il 70%
della produzione ha riguardato l’edilizia, ma l’amianto è stato utilizzato in circa 3.000 usi diversi. Nel
1974 l’Agenzia Internazionale di Ricerche sul Cancro (IARC) con sede a Lione ha reputato impossibile
stabilire un limite di esposizione per l’amianto. In altri termini l’unica esposizione sicura è l’esposizione pari a zero.
Il presente lavoro dimostra che le coperture in cemento amianto si deteriorano ad opera degli agenti atmosferici in modo tale da costituire una importante fonte di dispersione di fibre di amianto ed offre alcuni orientamenti sulle possibilità di arrestare sia il dèterioramento che il conseguente rilascio di fibre nella atmosfera.
La respirazione di fibre di asbesto (ed anche l'ingestione, anche se la questione è ancora controversa), può determinare malattie diverse, tutte comunque caratterizzate da un lungo intervallo di tempo fra l'inizio dell'esposizione e la comparsa della malattia.