24/02/2015
La procura di Torino ha infatti chiesto un rinvio a giudizio per l’imprenditore svizzero della Eternit,Stephan Schmidheiny. Ma questa volta a far cadere le accuse non sarà la prescrizione come è successo per la prima inchiesta che si fondava sull’accusa per il disastro ambientale. Questa volta l’ipotesi di reato contestata dai magistrati è omicidio volontario aggravato di 258 persone, morte per l’esposizione all’amianto tra il 1989 e il 2014. Depositate oggi le motivazione della Corte di Cassazione per la sentenza Eternit.