È giunta l’ora e i tempi sono maturati per fare sentire la nostra voce e chiedere i nostri diritti dopo 21 anni dalla legge amianto, tutti insieme in Piazza Montecitorio a Roma, più siamo, più contiamo: 8 ottobre 2013 Roma
La responsabilità del manager svizzero Stephan Schmidheiny va ravvisata anche per gli stabilimenti Eternit di Napoli-Bagnoli e Rubiera, considerata prescritta nella sentenza di primo grado, perché «esattamente come negli altri due siti di Cavagnolo e di Casale Monferrato, il fenomeno epidemico costituito dall'eccesso dei casi rilevati rispetto a quelli attesi, è attualmente ancora in corso».
Presso la Sala Mercede della Camera dei Deputati ieri mattina si è svolta una conferenza molto partecipata. Erano presenti i Sindacati Confederali , le Associazioni delle Vittime e degli Ex Esposti e i deputati parlamentari primi firmatari del Pdl n.1353 del 7 luglio del 2013 che hanno illustrato i contenuti della proposta.
In Italia più di 30 milioni di tonnellate di amianto minano la nostra salute: la Presidente dell''Aiea Lazio fa un punto sulla situazione dell'amianto nel nostro paese.
Il 25 luglio a Roma verrà presentata la proposta di legge sull'amianto n. 1353 del 7 luglio 2013 : Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell'ambiente dall'amianto, nonché delega al Governo per l'adozione di un testo unico in materia di amianto, i primi firmatari : gli onorevoli Maria Antezza, Daniela Sbrollini, Antonio Boccuzzi; interverrà il sen. Felice Casson, già presentatore di una proposta di legge in Senato.
Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell'ambiente dall'amianto, nonché delega al Governo per l'adozione di un testo unico in materia di amianto.
La quotidiana esposizione all'amianto dei lavoratori del Petrolchimico Anic di Ravenna ha causato negli anni asbestosi, mesotelioma, placche pleuriche, carcinoma polmonare in almeno 75 casi: è questo il dato su cui la Procura della Repubblica ha imputato 50 ex dirigenti dell'azienda (25 ancora in vita) per omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo
Il 3 luglio davanti al Tribunale di Milano è iniziato Il dibattimento contro i responsabili della Centrale Termoelettrica di Turbigo (ENEL-EDIPOWER). Ancora una volta Md e AIEA sono stati riconosciuti e ammessi, anche per la presenza e il fattivo lavoro dei famigliari delle vittime e la sezione AIEA di Turbigo che svolge un grosso lavoro per l'eliminazione dell'amianto in tutti i comuni di interesse della Centrale Termoelettrica della Centrale.
Esecuzione delle Provvisionali disposte dalla sentenza d’Appello del c.d. Processo Eternit 3 giugno 2013 e attuazione dell’ Obiettivo 5 del Piano Nazionale Amianto
Rischia di dover ripartire da zero, e in altro Tribunale rispetto a quello di Gorizia, il primo maxi-processo per i cantierini di Monfalcone morti d'amianto (85 decessi, 45 imputati di omicidio colposo).Una beffa che si aggiunge all'attesa di giusitizia che si protrae almeno da cinque anni.
Lettera inviata ai capigruppo del Senato per il sostegno al pdl n 8 “Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell'ambiente dall'amianto, nonché delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto”.
Secondo i legali, il tribunale ha evidentemente riconosciuto la responsabilità dell’azienda per non aver adeguatamente dotato gli operai di strumenti di protezione dall’inalazione dell’asbesto, messo fuori legge da una norma del 1992.
Le normative europee prevedono che tutti i rifiuti amianto siano considerati pericolosi. In Italia si può ancora smaltire il cemento amianto in discariche per rifiuti speciali non pericolosi, implementando un giro di denaro considerevole, alimentato dall'inerzia delle autorità.
E’ prevista per il 25 o 26 giugno prossimi la pronuncia della sentenza relativa al primo maxi processo pendente presso il Tribunale penale di Gorizia per le morti derivanti dall’esposizione all’amianto: questo primo troncone riguarda il decesso di 87 operai ed operaie dello stabilimento della Fincantieri di Monfalcone.