Ieri è stato approvato in Commissione bilancio un’ordine del giorno che determina il rinnovo dell’opportunità di utilizzo per il Fondo Vittime Amianto anche per chi ha contratto malattie asbesto correlate fuori dall’ambito professionale.
A Taranto la Corte d’Appello ribalta la sentenza che, nel maggio del 2014, aveva condannato 27 tra ex amministratori ed ex dirigenti dell’Italsider-Ilva sia pubblica (Iri) che privata (Riva) perché ritenuti colpevoli di aver causato con l’esposizione all’amianto la morte di 28 lavoratori. Ecco le motivazioni.
In occasione della terza conferenza governativa che si terrà a Casale Monferrato a fine novembre, il CNA sintetizza in un documento tutte le richieste dell'associazionismo e le molteplici problematiche legate al tema amianto a cui il governo dovrebbe fare fronte nei prossimi anni, considerandoli dei punti di partenza e di lavoro per le prossime iniziative governative.
Riflessioni a seguito delle motivazioni della sentenza assolutoria del processo della Marina Militare che vedeva sul banco degli imputati gli Ammiragli che negli anni 1984/1995 rivestivano ruoli di Comando.
Si terrà dal 9 al 13 ottobre, presso il Ministero della Salute, la mostra itinerante BastAmianto. Presentata a Firenze per la prima volta nel novembre 1991, la mostra ha lo scopo di informare i visitatori su tutto quello che bisogna sapere per un corretto approccio con il problema dell’amianto.
Dagli ex esposti all'amianto in Sardegna al caporalato, dallo scontro fra i treni in Puglia al crollo del ponte 167 sull'A14. Con l’obiettivo di “illuminare i meccanismi negativi ed il sistema soprattutto nelle sue debolezze per essere anche da stimolo sul piano legislativo, ecco la relazione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali
Alla Camera, sala della Lupa, ore 15,30, le principali associazioni dei familiari delle vittime delle peggiori stragi italiane si riuniscono per chiedere alla giustizia di modificare i tempi della prescrizione, di fronte ai grandi scandali.
Processo Ilva per amianto – omicidio colposo. Vi è stata condanna per tre imputati, mentre per la maggior parte di essi assoluzione e prescrizioni per varie ragioni che andranno approfondite e commentate dopo avere letto le motivazioni della sentenza.
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO onlus e la sez. CAMPANIA comprensorio Pompei Salerno Avellino ha tenuto la conferenza stampa mercoledì 21 giugno alle ore 11,30 c/o la sala del circolo della stampa di Avellino con sede in Corso Vittorio Emanuele per illustrare la vittoria del ricorso al Tar.
Il ricorso al TAR Lazio presentato contro il decreto del Ministero del Lavoro e della previdenza Sociale del 29 aprile 2016 in nome e per conto di alcuni lavoratori dell’Isochimica di AVELLINO E DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO (AIEA) tramite l’avv. Francesco Migliarotti (foro di Napoli) è stato accolto.
Finalmente arrivano i primi riconoscimenti da parte dell'INAIL di malattie professionali causate dall'amianto a Ottana, dopo 15 anni dall'inizio della durissima battaglia degli ex lavoratori e dei familiari superstiti. Soddisfazione di AIEA.
Assoluzione con formula piena è stato il verdetto del giudice dott. Pietro Muraro del Tribunale di Pisa chiamato a pronunciarsi nei confronti degli imputati, già dirigenti dell ENEL di Larderello Guido Palmerini, Franco Luccioni, Bernardino Billi, Carlo Menichelli per non avere ottemperato alle leggi sull’igiene del lavoro e quindi producendo la morte degli operai Ameriano Cenci, Norberto Fulignate, Fosco Castelli, per mesotelioma pleurico.
Non c’è dubbio scientifico sulla cancerogenicità dell’amianto secondo l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).Secondo le stime dell’OMS, 125 milioni di lavoratori in tutto il mondo sono esposti all’amianto nei luoghi di lavoro. Che succede in Brasile?
Negli ultimi dieci anni, si è cercato di far inserire l’amianto crisotilo nell’elenco della Convenzione di Rotterdam al fine di porre restrizioni alla sua commercializzazione. Ma questo importante traguardo è stato bloccato da alcuni paesi che guadagnano direttamente dalla sua esportazione (7 paesi che oggi hanno interessi economici enormi a cui non vogliono rinunciare, tra cui RUSSIA,CINA,BRASILE, KAZAKISTAN).