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12/10/2016Soddisfazione di AIEA, ANMIL e CGIL per la convocazione da parte INAIL Sardegna del Tavolo Tecnico per il riesame delle domande dei lavoratori del poli chimici di Ottana e Assemini, secondo quanto da tempo richiesto
Soddisfazione è stata espressa dalla presidente regionale AIEA Sardegna, Sabina Contu, dal presidente provinciale ANMIL di Nuoro Tonino Sechi e dal segretario generale della CGIL di Nuoro Salvatore Pinna, per la convocazione da parte dell’INAIL del Tavolo Tecnico per il riesame delle domande dei lavoratori ex esposti amianto delle aree industriali di Ottana e Assemini, prevista per il prossimo 12 ottobre a Cagliari.
Si tratta, hanno dichiarato, di una importante apertura verso le richieste e le attese di quanti hanno lavorato, fin dagli anni ’70, nelle aziende dei due poli chimici sardi e dalle loro famiglie: ci si augura, come promesso dai responsabili regionali INAIL in occasione della conferenza stampa dello scorso 4 febbraio a Cagliari, che vengano riviste le procedure che, nel tempo, hanno portato al rigetto della quasi totalità delle domande per il riconoscimento dello status di lavoratori ex esposti all’amianto e al riconoscimento di malattia professionale: per citare il caso Ottana, rispettivamente appena 12 su 1441 e soltanto 6 su 77!
Come è noto, e ripetutamente denunciato, tali scelte furono conseguenti alla relazione CONTARP INAIL del 2003, che negava la presenza di amianto in quantità pericolose per la salute, in base ai parametri di legge. I drammatici eventi che si sono susseguiti negli anni, hanno purtroppo dimostrato che sono innumerevoli i casi di lavoratori ex ENICHEM, malati e deceduti per patologie amianto-correlate, per i quali si chiede, da un lato giustizia, e dall’altro misure di prevenzione efficaci, con l’adeguamento dei protocolli di sorveglianza sanitaria, su cui si attendono, a breve, indicazioni da parte della Regione, come a suo tempo annunciato.
Il caso dei lavoratori sardi esclusi dai benefici di legge relativi alla esposizione amianto, ha assunto nell’arco degli ultimi mesi una valenza nazionale, con interrogazioni e interpellanze regionali e nazionali e con una audizione in Senato e con l’avvio di una indagine della Magistratura tutt’ora in corso.