AMIANTO: QUALE GIUSTIZIA PER LE VITTIME E PER GLI EX ESPOSTI
12/03/2014CONVEGNO AMIANTO ROMA
14/03/2014Questo è quanto stabilito oggi, 12 marzo, dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. La Corte, infatti ha condannato la Svizzera perché non ha consentito a un uomo che ha sviluppato un tumore, a causa dell’esposizione all’amianto, di fare causa al suo datore di lavoro.
Secondo i giudici, le autorità elvetiche hanno violato il diritto all’accesso a un tribunale applicando in modo rigido il periodo di prescrizione di dieci anni al caso di un uomo che è stato esposto all’amianto sul luogo di lavoro dal 1965 fino al 1978, ma che non ha sviluppato i sintomi della malattia fino al 2004. I giudici di Strasburgo sottolineano che, essendo il periodo di latenza di certe malattie anche di diversi decenni, fissare la prescrizione in dieci anni dal momento dell’ultima contaminazione significa, di fatto, impedisce a molti lavoratori di richiedere i danni. Secondo i giudici, invece, nel calcolo della prescrizione si deve tenere conto della presenza di prove scientifiche che dimostrino che la persona malata non poteva sapere di essere affetta da una certa patologia prima di un dato momento.