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15/12/2012EX ENEL DI TURBIGO: RICONOSCIUTE PARTI CIVILI MEDICINA DEMOCRATICA E AIEA
I morti per amianto sono una realtà sempre più consistente.
Questa mattina, al Tribunale di Milano, si è svolta l’udienza udienza sull’esclusione delle parti civili del procedimento penale N° 53190/11 R.G.N.R., e N° 5722/12, davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare (GUP) dott.ssa Elisabetta Meyer.Un procedimento a carico di 7 imputati accusati di omicidio colposo per la morte per amianto di 8 lavoratori, operai e tecnici della Centrale Termica ex ENEL di Turbigo (MI). Il Pubblico Ministero, dott. Maurizio Ascione ha pure chiesto di aggiungere fra le vittime un altro lavoratoro colpito da adenocarcinoma polmonare.
Il giudice con un linguaggio chiaro, tanto sintetico, quanto preciso, ha riconosciuto quali parti civili gli eredi dei lavoratori uccisi, e, senza tentennamenti, si Medicina Democratica che l’Associazione Italina Esposti Amianto, richiamandosi alla copiosa documentazione presentata e al fatto che entrambe le associazioni – pur nella loro diversità di statuto e di dirigenza – sono presenti e fattive su tutto il territorio nazionale.Gli imputati non erano presenti, vi erano invece, i famigliari delle vittime (al completo quelli difesi dall’avv. Laura Mara del Foro di Busto Arsizio (VA) insieme a MD e a una delegazione di ex lavoratori della Centrale Termica soci dell’AIEA sezione di Turbigo. Anche l’INAIL è stata riconosciuta fra le parti civili. E’ stata invece respinta un’associazione di consumatori che nulla aveva presentato a supporto della sua legittimazione.
Si è deciso (MD e AIEA) di inviare una lettera alle parti istituzionali (Comune, A-USL e Regione), chiedendo ragione della loro assenza, considerando i danni che hanno subito (soprattutto per le cure che sono state erogate ai malati). Il danno non è solo economico, ma è anche morale e va rivendicato e richiesto. Gli enti nominati hanno la possibilità di costituirsi all’inizio del dibattimento.L’accettazione delle associazioni e delle vittime, quali parti civili è un primo passo che ci fa ben sperare di avere giustizia fino in fondo. Vogliamo dedicare ancora questa significativa vittoria a Oscar Misin, socio di MD e fondatore dell’AIEA, una vittima del mesotelioma, ma soprattutto di chi lo ha esposto, come le altre vittime, impunemente, all’amianto.
Il Presidente AIEA
Armando Vanotto
Per Medicina Democratica
Fulvio Aurora
Milano, 13.12.2012