CONVEGNO NAZIONALE A PISA SULL’AMIANTO
10/09/2015SEMINARIO AMIANTO FERRARA
14/09/2015Un altro lavoratore di Fiat Ferroviaria Aldo Ambrassa dopo un anno e mezzo circa dalla diagnosi è deceduto per Mesotelioma Pleurico pur non avendo avuto il riconoscimento ai diritti previdenziali per esposizione all’ amianto perché il lavoro per il quale era addetto non ne contemplava l’ uso. Aldo aveva accettato di raccontare, in un documentario denuncia per L’ AIEA di Savigliano “Attenti al treno”, un po’ della sua storia lavorativa: egli pensava al pannello di amianto che si stava sgretolando dietro la stufa che serviva a mantenere bianco il muro li dove lavorava o quando passava nei reparti dove veniva usato l’ amianto senza protezioni. Mentre la malattia lo indeboliva ricordava le varie raccolte di cose che lo appassionavano e la difficoltà di continuarle perché le cure non gli permettevano piu’ di leggere e di vedere bene le cose. Non informato come tutti i lavoratori dai dirigenti della Fiat Ferroviaria del danno che l’ amianto produceva alla salute di chi lo stava usando o anche a respirarlo è stato vittima del lavoro e della speculazione in quella fabbrica dove Aldo con i compagni di lavoro aveva lottato per la salubrità dell’ ambiente, il diritto alla salute il diritto alla vita dei lavoratori e per la libertà sindacale. Nonostante la lunga scia di morti per l’ amianto le famiglie delle vittime della Fiat Ferroviaria devono ancora avere giustizia: per quelle non ci sono colpevoli. I dirigenti rinviati a giudizio sono stati assolti anche se nella sentenza è stato provato che l’ amianto dal 1985 al ’92 è stato usato nel materiale rotabile all’ interno dello stabilimento. Cito una frase detta dalla signora Romana teste al processo Eternit che a causa dell’ amianto ha perso cinque famigliari: ” Io non chiedo la galera per coloro che si sono resi responsabili per quelle morti ma che siano condannati ad assistere giorno e notte coloro che sono colpiti dal Mesotelioma Pleurico.” Caro Aldo la nostra battaglia contro l’ amianto continua sia nei tribunali per la giustizia che con le Istituzioni per l’ eliminazione dell’ amianto, per i diritti degli ex esposti e degli esposti.
Per AIEA Armando Vanotto