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11/04/2019LA NOSTRA SALUTE NON SI VENDE
Dopo Bruxelles, a Milano il 5 aprile, ore 12:00 c’è stato il presidio davanti alla Regione Lombardia, Piazza Città della Lombardia
“La nostra salute non si vende”, è con questo parola d’ordine che venerdì 5 aprile, alle ore 12:00 si è tenuto un presidio davanti alla Regione Lombardia, Piazza Città della Lombardia, promosso dalla Rete per il Diritto alla Salute di Milano e Lombardia, di cui fa parte Medicina Democratica.” Questa iniziativa segue idealmente la grande manifestazione di Bruxelles del 2 aprile, che ha visto la partecipazione di oltre mille delegati, da diversi Paesi Europei e e che si è conclusa con una conferenza nell’aula del Parlamento Europeo”, ha dichiarato Fulvio Aurora di Medicina Democratica. Le iniziative di Bruxelles e di Milano rientrano nell’ambito della settimana per il diritto alla salute, dal 2 al 7 aprile, che L’OMS ha dichiarato Giornata Mondiale del diritto alla Salute: ” una data- ha aggiunto Fulvio Aurora- che dovrebbe segnare un discrimine invalicabile, contro ogni tentativo di commercializzare e privatizzare la sanità in ogni sua forma! Tante, quindi le iniziative in corso a difesa del diritto alla salute per tutti, promosse dalla “Rete Europea contro la Commercializzazione e Privatizzazione della salute e della protezione sociale” che ha sede a Bruxelles. Alla manifestazione del 2 aprile a Bruxelles hanno partecipato circa un migliaio di persone provenienti da Belgio, Olanda, Spagna, Francia, Croazia, Slovenia, Irlanda e Italia che hanno raggiunto il Parlamento Europeo in piazza del Lussemburgo “dietro” alcuni slogan: “La commercializzazione nuoce gravemente alla salute”, “La salute non si vende” ed anche:” Mi hanno diagnosticato una malattia non risarcibile, che sfortuna!”
La manifestazione si è conclusa con una conferenza nella grande aula del Parlamento Europeo, dove è stato presentato un documento, sottoscritto da da parte di 32 parlamentari europei,con una dichiarazione di principio che prevede il loro impegno a difendere la sanità pubblica, universale e gratuita. Tanti gli interventi di diversi parlamentari europei, di esperti e membri delle delegazioni presenti: per l’Italia è intervenuta l’onorevole Eleonora Forenza e il dott. Antonio Muscolino -Medicina Democratica Lombardia. Il dibattito ha evidenziato un dato negativo purtroppo comune a tanti Paesi dell’ Unione in riferimento alle conseguenze relative alla privatizzazione della sanità, alla perdita di salute per migliaia di cittadini a causa delle politiche di restrizioni economiche che da essa sono state stabilite: meno personale sanitario, meno cure, prezzi dei farmaci alle stelle, soprattutto minore prevenzione hanno portato e stanno portando ad aumento delle disuguaglianze e a una maggiore mortalità.
La Rete europea chiede di cambiare questa logica e questo tipo di scelte, vuole che sia impressa una nuova strategia in cui l’economia sia sottomessa alle esigenze della salute e non viceversa e al tempo stesso, come oggi sostiene il gran movimento dei giovani studenti, che vengano ridotte le emissioni ambientali tossiche e nocive, che pesantemente peggiorano il clima del nostro pianeta, che finalmente si pratichi la prevenzione dentro e fuori i luoghi di lavoro.
La Rete chiederà conto di tutto ciò ai parlamentari europei a partire dai 32 che hanno sottoscritto il documento che è stato presentato ed è pronta a mobilitarsi non appena verrà eletto il nuovo Parlamento al fine di fare mettere al centro della loro azione politica il diritto alla salute.