Il presidente Bichi ha poi fatto sapere le motivazioni “saranno depositate entro gennaio”. Ai cronisti l’alto magistrato ha spiegato di aver contattato l’ex presidente della V sezione penale che le sta scrivendo e chiarendo che “il motivo del ritardo è collegato al trasferimento a Pavia“, ai molti “impegni” per riorganizzare quel Tribunale e anche a problemi personali. Bichi ha evidenziato il “lodevole impegno” del giudice Gatto che, sebbene fosse stata già applicata come presidente a Pavia quando era ancora in corso il dibattimento, ha deciso di portare a termine il processo, e ha spiegato che Gatto “sta lavorando anche il sabato e la domenica” per completare le motivazioni e depositarle, “consapevole della situazione che si è creata”. A Milano, nel frattempo, negli ultimi processi sull’amianto con imputati ex manager di aziende sono sempre arrivate assoluzioni. “Continueremo a lottare – si legge ancora nella nota delle associazioni – anche nelle aule del Tribunale, nelle piazze, nel territorio e sui luoghi di lavoro finché le vittime e i loro famigliari non avranno avuto giustizia“. Durante la requisitoria la pubblica accusa aveva chiesto condanne a pene comprese tra i 4 anni e mezzo e i 9 anni per sei imputati e l’assoluzione per altri tre.
ESTESI BENEFICI PREVIDENZIALI PER LAVORATORI ADDETTI ALLA SCOIBENTAZIONE E BONIFICA
20/11/2018NO TAV, NO AMIANTO, SI’ ALLA SALUTE
08/12/2018Amianto, a 2 anni da sentenza per ex manager Pirelli niente motivazioni: “Prescrizione corre, danni per parti civili”
2015
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_luglio_15/amianto-pirelli-11-condanne-omicidio-colposo-aggravato-498fc28e-2ace-11e5-8eac-aade804e2fe2.shtml