Lo scopo principale di questi emendamenti è quello di rendere possibile l’attuazione del Piano Nazionale Amianto, che è stato bocciato dalla Conferenza delle Regioni a causa della mancanza di finanziamenti.
Amianto su navi della Marina Militare, 14 a processo: anche capi di stato maggiore. Il dibattimento a Padova inizierà a primavera. Secondo gli inquirenti chi sapeva del pericolo non ha detto o fatto nulla. Tra gli imputati anche direttori generali di sanità militare, comandanti in capo della squadra navale e direttori generali degli armamenti. L'accusa è omicidio colposo per decine di vittime tra il 1984 e il 2001
Una sentenza di Cassazione (Tricom di Tezze sul Brenta Medicina Democratica parte
civile) e un'ordinanza di riconoscimento quale parte civile di AIEA Onlus
Viene a mancare il Giudice di Torino Giuseppe Casalbore.La sua carriera di Magistrato è stata caratterizzata dalla sua grande professionalità e dalla sua coerenza con i principi volti a garantire l'affermazione della verità e quindi della giustizia.Per le 69 udienze del maxi processo penale Eternit di primo grado è stato seguito costantemente, diventando quindi un volto famigliare per le centinaia di vittime dell'amianto (ammalati e famigliari dei deceduti) sempre presenti.
Dopo il grande successo dell'anteprima all’Europa Cinema di Bologna, è ora disponibile online, su pubblicobene.it, il documentario H2A. L’acquedotto in amianto.Quasi tutti gli acquedotti pubblici in Italia sono in cemento-amianto e Bologna possiede circa 1.800 km di queste tubature dello stesso materiale.
Si è svolto il 14-15 ottobre il Convegno di Studi “PULIAMO L’ITALIA”, presso l’Auditorium Santa Giulia di Brescia, organizzato dalla Fondazione Luigi Micheletti, al quale era presente il Coordinamento Nazionale Amianto.
A pochi giorni dal terzo anniversario della strage dell'Eureco, ci giunge la notizia che la società Eureco si è data un volto nuovo, costituendosi come S.I.m.A.S. Srl con amministratore Elena Merlino e continua l'attività produttiva.Dopo aver ucciso 4 persone e ferito gravemente 2 operai ed altri 2 traumatizzati, i Merlino continuano a realizzare i loro profitti incuranti delle sentenze della Magistratura.
UN NUOVO PROCESSO PER MORTI DA AMIANTO IN DATA ODIERNA MEDICINA DEMOCRATICA (MD) E ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO (AIEA), DAVANTI AL TRIBUNALE DI PADOVA (GIUDICE DOTT.SSA DE NARDUS) SONO STATI AMMESSI QUALI PARTI CIVILI NEL PROCEDIMENTO CONTRO AMUNDUNI E GRESELE TITOLARI DELLA FONDERIA VALBRUNA (PIOVE DI SACCO) PER LA MORTE DI DUE LAVORATORI PER MESOTELIOMA PLEURICO, CAUSA L’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO GRANDEMENTE UTILIZZATO NELLE LAVORAZIONI.
Si vogliono ridurre i 4.000 morti l’anno per malattie da amianto togliendo con un progressivo intervento di bonifica i 30 milioni di amianto stimati su tutto il territorio nazionale.
La sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Gorizia ha inflitto 13 condanne, anche a ex dirigenti dell'Italcantieri, per la morte di 85 operai del cantiere navale di Monfalcone a causa di malattie correlate all'esposizione all'amianto
"Rispettare gli impegni presi e avviare finalmente a soluzione la questione amianto".Incontro anche a nome di Boldrini con associazione vittime amianto.
Lo afferma il presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci a proposito dell'incontro che ha avuto questa mattina a Montecitorio con i rappresentati del coordinamento nazionale vittime dell'amianto
La lotta contro l'amianto scende in piazza l'8 ottobre davanti a Montecitorio.Al Governo chiediamo di inserire nella Legge di Stabilita' il finanziamento del Piano Nazionale Amianto e di trattare il tema della bonifica dei siti contaminati e della salute dei suoi cittadini. 4000 morti all'anno sono una grossa responsabilità a cui lo Stato deve dare una risposta..
È giunta l’ora e i tempi sono maturati per fare sentire la nostra voce e chiedere i nostri diritti dopo 21 anni dalla legge amianto, tutti insieme in Piazza Montecitorio a Roma, più siamo, più contiamo: 8 ottobre 2013 Roma
La responsabilità del manager svizzero Stephan Schmidheiny va ravvisata anche per gli stabilimenti Eternit di Napoli-Bagnoli e Rubiera, considerata prescritta nella sentenza di primo grado, perché «esattamente come negli altri due siti di Cavagnolo e di Casale Monferrato, il fenomeno epidemico costituito dall'eccesso dei casi rilevati rispetto a quelli attesi, è attualmente ancora in corso».