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22/12/2012VILLA SANTA LUCIA : nuovo allarme, secondo progetto rifiuti pericolosi.
29/12/2012Il 25 ottobre ’12 nella sede dell’ Assessorato alla tutela della Salute è stato convocato dal presidente Giorgio Demezzi il comitato per la proposizione delle linee strategiche, con i responsabili dell’ ARPA Piemonte ed il responsabile del Centro Amianto dott. Massimo D’angelo, i sindacati, le parti sociali ele associazioni rappresentative delle vittime dell’ aminanto di Casalemonferrato, dell’ ARASIS di Mondovi e dell’ Associazione Italiana Esposti Amianto del Piemonte.
L’ ordine del giorno che aveva come tema la comunicazione della nomina della Consulta tecnico- scientifica, che comprende al suo interno 17 tecnici altamente qualificati a livello nazionale ed internazionale per la loro conoscenza delle materie e per le quali nella consulta sono stati chiamati a ricoprire, l’ Assesore Monferino come relatore ha comunicato ai presenti gli incarichi che questa dovrà svolgere nell’ ambito della regione Piemonte e gli obiettivi che la consulta dovrà realizzare nel futuro: la ricerca biomedica ed ambientale, quale organo funzionale e consuntivo, a supporto del Comitato di Direzione relativamente a tematiche sia sanitarie, definizione dei percorsi assistenziali e dei protocolli diagnostici-terapeutici, attività di ricerca scientifica, sia ambientali, valutando ciò che si è fatto dal 2009 a oggi .
Nella riunione del Comitato a Casale avevamo fatto presente che, nonostante di amianto se parli, i cittadini non sono abbastanza sensibilizzati, per questo saranno aperti degli sportelli informativi e sorveglianza epidemiologica nei comuni con lo scopo di colmare il vuoto esistente su questo tema tra istituzioni e cittadini, gli esposti e gli ex esposti all’ amianto per il controllo della salute. Per quanto riguarda lo smaltimento del cemento amianto gli SPRESAL continueranno a occuparsi della legalità dello smaltimento dei grandi particolari mentre per i piccoli interviene il SISP.
Come associazione (dopo l’ approvazione della 257/92 e la legge 30 dell’ ottobre 2008) poniamo il problema del ritardo che i responsabili della nostra regione hanno avuto e hanno nei confronti delle vittime dell’ amianto e del territorio, dopo venti anni dall’ approvazione della legge che metteva al bando l’ amianto siamo ancora fermi alle proposte (che bisognerà vedere se funzioneranno) e nonostante ci sia la volontà di realizzarle si deve, oggi, tenere conto della situazione economica in cui versa la nostra regione.
Infatti l’ assessore all’Ambiente Ravello Roberto di Casale Monferrato rileva che gli oneri dello smaltimento creano problemi finanziari e l’ assessore Monferino ha messo tutti in guardia e di preoccuparci per il pericolo di default economico che la regione Piemonte potrà avere nel prossimo futuro.
Per l’ AIEA Armando Vanotto