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09/07/2014Gd Basilicata su lavoratori ex Anic di Pisticci Scalo
In questi ultimi anni la classe dirigente la classe dirigente ha preferito la politica dei grandi annunci, sicuramente più efficace nel breve periodo dal punto di vista elettorale, a quella del lavoro costante e silenzioso di tutti i giorni più efficace per la reale risoluzione dei problemi.
In questa dinamica, purtroppo, troppe cose sono state dimenticate, molti problemi non sono stati affrontati. Queste leggerezze ed incapacità, come al solito, a pagarle sono stati i più deboli.
In questi mesi quando si è parlato di Pisticci Scalo si è pensato prevalentemente al problema dei miasmi, che va assolutamente risolto, o al massimo alla necessaria attività di bonifica su cui si è ancora una volta in ritardo e i cui lavori ed appalti auspichiamo avvengano nel massimo della trasparenza.
Di rado si è sentito parlare delle tante storie dei lavoratori dell’ex Anic deceduti nel tempo a causa di patologie asbesto-correlate e della sempre crescente insorgenza e sviluppo di patologie tumorali causate dall’esposizione all’amianto come pure certificato da diverse consulenze medico-legali.
Oggi se la politica vuole riacquistare credibilità non può sottacere tutto ciò. Deve fare tutto quanto possibile per rendere giustizia a questi cittadini e sostenere l’associazione AIEA Valbasento che ormai da anni, spesso inascoltata, lotta al loro fianco.
Per questo nei prossimi giorni ci faremo promotori di un ordine del giorno che impegni il consiglio regionale a spingere affinché anche lo stabilimento ex ANIC/EniChem di Pisticci Scalo così come quello di Brindisi, Marghera e Ravenna, sia oggetto di un apposito atto di indirizzo da emanarsi da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che riconosca l’esposizione ad amianto per tutte le posizioni lavorative ivi operanti.
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Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Ministro P.T.
Via Veneto, 56
00187 Roma
e p.c. Regione Basilicata
in persona del Presidente P.T.
Via Verrastro
85100 – Potenza (PZ)
Oggetto: RICHIESTA EMANAZIONE ATTO INDIRIZZO MINISTERIALE Stabilimento Petrolchimico/Chimico ex Anic/EniChem di Pisticci Scalo (MT) – esposizione amianto.
“Visti gli atti di indirizzo emanati in circostanze identiche”.
“Viste le conclusioni alle quali si è pervenuto circa la situazione espositiva all’amianto nelle aziende in oggetto, nonché nelle altre aziende dello stesso comparto produttivo o di altri comparti produttivi con caratteristiche analoghe”.
“Valutati gli stessi elementi con riguardo alla globalità del settore produttivo di appartenenza dell’azienda”.
“Vista la politica industriale di ANIC/EniChem uguale in tutti i suoi stabilimenti Petrolchimici/Chimici”.
“Viste le numerosissime sentenze di primo e secondo grado, che riconoscono la presenza e la relativa esposizione qualificata ad amianto degli ex dipendenti dello stabilimento EniChem di Pisticci Scalo (MT)”.
“Visto il dato allarmante relativo alle patologie asbesto-correlate, che è emerso dai dati della Sorveglianza Sanitaria istituita presso l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, nonché i numerosi riconoscimenti di malattia professionale ottenuti dagli ex lavoratori del sito industriale già Enichem di Pisticci Scalo, sia in via amministrativa che giudiziaria”.
“Visto il numero consistente di certificazioni di esposizione al rischio amianto, rilasciate per i lavoratori in questione, anche a seguito del riconoscimento di malattie professionali”.
Si ritiene di poter affermare che lo Stabilimento Petrolchimico/Chimico EniChem di Pisticci Scalo, per la tipologia, per le lavorazioni svolte, per le problematiche manutentive e di esercizio, e soprattutto per la presenza massiccia di asbesto, sia del tutto identico agli stabilimenti ANIC/EniChem di Brindisi, Marghera e Ravenna.
SI AFFERMA
che anche il sito industriale ex Enichem di Pisticci Scalo ha tutti i requisiti per essere destinatario di un atto di indirizzo di egual tenore rispetto a quello che ha già interessato gli stabilimenti ANIC/EniChem di Brindisi, Marghera e Ravenna, connotato dalla identica ratio inspiratrice, e che tale ATTO tenga conto della specificità dell’ambiente di lavoro e delle mansioni presenti all’interno dello stabilimento di Pisticci, nonché dei riconoscimenti di esposizione qualificata al rischio-amianto, già ottenuti da molti lavoratori tanto in via amministrativa, quanto e ancor più in via giudiziaria, e che, di conseguenza riconosca tutte le posizioni lavorative ivi presenti.
Deve altresì affermarsi la necessità del superamento di ogni precedente previsione legislativa di un termine decadenziale per il rilascio delle certificazioni di esposizione al rischio-amianto, nonché la conseguente ed altrettanto necessaria estensione degli effetti delle linee di indirizzo invocate per tutti gli ex lavoratori dello stabilimento EniChem di Pisticci Scalo, indipendentemente dall’aver iniziato o meno un procedimento amministrativo per il rilascio delle certificazioni in questione.
Tutto ciò premesso, considerato, visto, ritenuto e affermato, si chiede, per quanto di competenza, che vengano adottate, anche per l’ex stabilimento Anic/EniChem/Syndial di Pisticci Scalo (MT), tutte le misure idonee all’emanazione di un nuovo atto di indirizzo o all’estensione degli atti di indirizzo esistenti, tenuto conto delle specificità evidenziate, che tale Stabilimento sia considerato nella sua totalità e complessità e che vengano riconosciute tutte le posizioni lavorative ivi operanti, al fine di consentire a tutti gli ex lavoratori, compresi gli operatori ausiliari delle ditte esterne, di ottenere de jure le corrispondenti certificazioni di esposizione al rischio amianto, con il superamento di ogni previsione legislativa di decadenza, prevista per il rilascio delle certificazioni di esposizione.