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07/01/2019Sono in aumentano i sardi che rischiano l’asbestosi, la malattia polmonare causata dall’esposizione prolungata all’amianto. Tanto che l’Azienda per la tutela della salute (Ats) ha deciso di potenziare i protocolli sanitari scegliendo la Assl di Sanluri come capofila nell’Isola per sperimentare le nuove procedure di assistenza.
Come risulta dal grafico, sono salite da 2.476 a 2.659 le persone che, attraverso una denuncia volontaria, si sono autosegnalate come soggetti a rischio. Così sino al 30 ottobre scorso. La concentrazione maggiore è localizzata nei territori dove ci sono più industrie: nel Sulcis rischiano l’asbestosi in in 731 contro i 656 del 2017; nel Sassarese, zona in cui ricade Porto Torres, i ‘segnalati’ sono 675, in aumento rispetto ai 601 dell’anno scorso.
Al momento non si conosce il tasso di incidenza sulla popolazione, ciò che uniformerebbe l’analisi tra le varie zone dell’Isola. Di certo nell’ex provincia di Cagliari, dove vive quasi la metà della popolazione isolana, i cosiddetti esposti all’amianto sono di molto inferiori rispetto al Sulcis e al Sassarese.
“Il percorso di sorveglianza sanitaria – spiegano dalla Assl di Sanluri – prevede una richiesta di partecipazione spontanea da parte dell’ex esposto che verrà preso in cura dal medico del lavoro”. Si procederà quindi alla ricostruzione del percorso lavorativo che ha portato il singolo paziente a contatto con l’amianto. Contestualmente si procederà all’iscrizione registro, con una classificazione dell’esposizione che sarà distinta in medio-alta o bassa.
In tutte le otto province dell’Isola i numeri sono in aumento: l’Ogliastra passa, nel giro di un anno, da 75 a 77; la Gallura da 16 a 17; il Nuorese da 548 a 552; l’Oristanese da 231 a 237; il Medio Campidano da 68 a 78. È evidente che l’emersione delle persona a rischio dipende anche dalla maggiore assistenza garantita dalla sanità pubblica.
Ma ugualmente in crescita: 292 persone a fronte delle 281 registrate nel 2017.
“Le prestazioni sanitarie, derivate da numerose evidenze scientifiche e da documenti di consenso, sono offerte gratuitamente mediante specifico codice di esenzione regionale”, è la sottolineatura dalla Assl di Sanluri. “Le prestazioni sanitarie, derivate da numerose evidenze scientifiche e da documenti di consenso, sono offerte gratuitamente mediante specifico codice di esenzione regionale”, è la sottolineatura dalla Assl di Sanluri. Il nuovo protocollo sanitario include “diverse visite specialistiche, da quella pneumologica alla chirurgica passando per la otorinolaringoiatrica più specifici esami al torace”.
“L’Ats – dice Antonio Onnis, direttore della Assl – stiamo dando un ulteriore impulso all’applicazione del protocollo regionale da parte di tutti i servizi Spresal (Dipartimento di prevenzione e sicurezza sul lavoro), e questo a garanzia della tutela della salute degli ex esposti all’amianto”.
ARTICOLO DI SARDIAPOST