STRAGE DI VIAREGGIO: SENTENZA VERGOGNOSA
11/01/2021MORTI AMIANTO TEATRO ALLA SCALA MILANO
03/02/2021SENTENZA ANSALDO BREDA: TUTTI ASSOLTI, INGIUSTIZIA ITALIANA!
ASSOLTI ANCHE IN APPELLO I DIRIGENTI BREDA/ANSALDO. PER GLI OPERAI UCCISI DALL’AMIANTO NESSUNA GIUSTIZIA. OLTRE IL DANNO LA BEFFA: LE ASSOCIAZIONI PARTI CIVILI NEL PROCESSO CONDANNATE A PAGARE LE SPESE PROCESSUALI. IN ITALIA PER GLI OPERAI E LA CLASSE LAVORATRICE NON C’E’ GIUSTIZIA. PER I PADRONI NON RISPETTARE LE NORME DÌ SICUREZZA E UCCIDERE GLI OPERAI PER IL PROFITTO NON E’ REATO.
Dopo poco più di un’ora e mezzo di Camera di Consiglio la Corte d’Appello della V Sezione Penale, composta di tre giudici, il Presidente Matacchioni, il relatore Arnaldi e dalla giudice Sola, hanno confermato la sentenza di primo grado nonostante il Procuratore Generale Nicola Balice nella sua requisitoria abbia richiesto condanne dai2 ai 4 anni e 11 mesi per i dirigenti. Ancora una volta la verità storica raccontata dagli operai, dall’ASL e dai consulenti del Procuratore Generale si è scontrata con la verità processuale. Il Tribunale penale di Milano si è schierato contro i lavoratori morti d’amianto, di malattie professionali e di profitto, sostenendo in modo vergognoso padroni e manager che non rispettano per il profitto la vita umana mandando a morte centinaia di lavoratori e cittadini. Il Palazzo di Giustizia di Milano, da tempo chiamato dai lavoratori PALAZZO DELL’INGIUSTIZIA, anche questa volta non si è smentito. Fiducia nello stato e nei tribunali noi non ne abbiamo mai avuta; da decenni abbiamo sempre lottato in fabbrica e nel territorio e da anni anche nei Tribunali dei padroni a difesa dei nostri compagni di lavoro uccisi dalle sostanze cancerogene e dallo sfruttamento, sapendo di andare contro una giustizia che è di classe, che difende solo gli interessi dei padroni. I giudici che hanno assolto i manager imputati dell’omicidio colposo di decine di lavoratori esposti alle sostanze cancerogene senza protezioni, hanno condannato noi e le altre associazioni parti civile a pagare anche le spese processuali sperando di farci stare zitti in futuro. Essi lanciano, per l’ennesima volta, un segnale chiaro: chi mette in discussione il loro sistema economico-polico-giudiziario, chi porta sul banco degli imputati padroni e manager, chi ostacola il profitto, rivendicando sicurezza sul lavoro, ambienti d lavoro salubri, giustizia, sarà punito e pagherà un caro prezzo. COME GIA’ SUCCESSO ALTRE VOLTE CERCAVAMO GIUSTIZIA E ABBIAMO TROVATO L’INGIUSTIZIA DI CLASSE. Uno stato, una legge, una magistratura che difendono solo una parte dei cittadini, quella dei potenti e dei loro tirapiedi, non sono nostri.
Questa sentenza ci fa arrabbiare, ma non ci arrendiamo. La rabbia e l’odio contro la società e la giustizia dei padroni non ci porta alla rassegnazione ma infonde in tutti i nostri compagni ancora più determinazione nella lotta. CONTRO SENTENZE E LEGGI INGIUSTE RIBELLARSI E’ UN DOVERE E COMBATTERE UNA RAGIONE DI VITA. La lotta contro le morti sul lavoro e per la sicurezza nei luoghi di lavoro e nel territorio continua nelle strade, nelle piazze, nei luoghi di lavoro e anche nei tribunali, fino alla Corte di Cassazione.
ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO ODV
MEDICINA DEMOCRATICA, movimento di Lotta per la Salute Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio