EX ENEL – CENTRALE TERMOELETTRICA DI TURBIGO: LA GIUSTIZIA AVANZA
14/02/2013N. 123 ORDINANZA (Atto di promovimento) 08 febbraio 2012 . Ordinanza dell’8 febbraio 2012 emessa dal Tribunale di Roma nel procedimento civile promosso da Cambrini Alfredo contro INPS.
19/02/2013Coordinamento Nazionale Amianto
Per conoscenza:
– Senatore Felice Casson
– AFEVA Casale Monferrato
– CGIL-CISL UIL (tramite Giuseppe D’Ercole)
– CIV-INAIL (Giuseppe Turudda)
– SOSTENIAMOLI SUBITO
– Prof. Benedetto Terracini
Oggetto: sintesi dell’incontro con i direttori del Ministero della Salute, dottori
Fabrizio Oleari e Giuseppe Ruocco, presente anche il dott. Mariano Alessi.
Il 12 febbraio alle ore 15 il CNA si è incontrato con i direttori generali del ministero della salute alla sede di Roma di via Ribotta, 5: all’ordine del giorno vi era la richiesta di conoscere l’iter del Piano Nazionale Amianto annunciato alla fine della Seconda Conferenza Nazionale.
La mattina alle ore 10, 30 vi è stata la riunione del CNA nel quale si è discusso e ci si accordati sulle domande da proporre ai responsabili del ministero.
E’ stato chiesto all’incontro pomeridiano quale era la forza impositiva del piano stesso e se effettivamente il PNA sarebbe stato completo oppure, come ci era stato in precedenza riferito,composto esclusivamente della sola parte sanitaria.
Sulla quest’ultima è stato chiesto se per la sorveglianza sanitaria vi era la determinazione aindicare alle Regioni di attuarla in una misura relativamente uniforme su tutto il territorio nazionale.
E’ stato pure richiesto di conoscere se le regioni, in quanto competenti nel campo sanitario, erano state informate e coinvolte.
E’ stato fatto presente che la sorveglianza sanitaria doveva essere preceduta dal registro degli esposti e dalle indicazioni per la sua formazione. E’ stato pure sottolineato che il Ministero, anche se in mancanza di leggi specifiche, avrebbe potuto stabilire che i riconoscimenti delle malattie professionali effettuati dalle A-USL avrebbero dovuto essere ritenuti validi da qualsiasi altro ente INAIL compreso. Se inoltre si sarebbe dovuto tenere conto della condizione delle vedove di lavoratori deceduti per malattie asbesto correlate molte delle quali, per meccanismi legislativi complessi, finiscono per non avere alcuna rendita o contributo.
E’ stato anche fatto presente che, dai documenti forniti dal ministero ai sindacati, quindi al CNA, risulterebbe che i Centri di Riferimento per l’Amianto, soprattutto terapeutici e riabilitativi, sono posti solo al Nord Italia.
Sulla ricerca clinica con particolare riferimento alle terapie per il mesotelioma è stato chiesto a che punto fosse, e quali siano i finanziamenti, per chi e in quali modalità sarebbero stati erogati.
Infine è stato chiesto di avere copia del PNA non appena fosse disponibile. E’ stato pure
sottolineata la necessità che il CNA con qualche suo rappresentante partecipi al Gruppo di Monitoraggio che verrebbe istituito fra Ministero (o Ministeri), sindacati e quindi CNA per seguire il Piano in tutte le sue fasi applicative.
Le risposte che sono state date non sempre sono state precise, ma grosso modo si è capito che:
– I ministri dell’ambiente e del lavoro non hanno fornito la loro parte del piano
(era peraltro stato sottolineato dal CNA che si riteneva dovesse essere il
ministero della salute il coordinatore per la stesura di tutto il PNA); è stato
aggiunto che, forse, molto in forse, poteva darsi che sarebbero state inserite
anche le parti sull’ambiente e sui risarcimenti-previdenza, prima della sua
presentazione formale che dovrebbe esserci nei primi giorni di marzo a Casale
Monferrato(ciò è stato confermato anche questa mattina all’aula magna del
Tribunale di Torino dove si è svolto un incontro dopo la prima udienza del
processo d’appello contro ETERNIT, dall’AFEVA insieme alle associazioni
ANDEVA (Francia) e ABEVA (Belgio), associazioni che in numero cospicuo
(qualche centinaio) hanno attraversato l’Europa per essere presenti al processo.
– Al processo stesso erano presenti Armando Vanotto, parte civile per AIEA e
il sottoscritto parte civile per MD).
– Il Ministero ha scelto di non interpellare immediatamente le Regioni in quanto
l’iter avrebbe comportato tempi lunghi, incompatibili con le promesse di avere
un PNA all’inizio dell’anno. Successivamente si sarebbero fatti incontri con le
regioni.
– Ancora è stato spiegato che i progetti di ricerca sono già stati in parte
finanziati: quelli del 2012 utili per il 2013, e quelli del 2013 per il 2014. Alle
Regioni poi spetterebbero finanziamenti cospicui – è stato detto 25 milioni di
euro – forniti, non a pioggia, ma in relazione alla presentazioni di precisi
progetti.
– Il riferimento nazionale per il giudizio sui progetti di ricerca è stato definito
come punto principale, ma non unico, all’Ospedale S. Luigi di Orbassano – Torino,
con l’intenzione di estendere la rete a livello europeo e internazionale.
– E’ stato affermato che il diritto alle cure è stabilito nei LEA, quindi al Nord
come al Sud tutti hanno i medesimi diritti. In altri termini è stato evitato di
entrare nel merito delle differenze fra regioni, quindi delle difficoltà maggiori
che si hanno al sud, confermate invece dalle migrazioni sanitarie note a tutti.
– Anche i problemi relative alle competenze comuni fra i ministeri non sono stati
esaurientemente affrontati e tanto meno quelli che richiederebbero
modificazioni di carattere legislativo.
Si può dire, in conclusione che è stata aggiunta una nuova tappa nel percorso per
affermare la necessità dell’eliminazione dell’amianto, che siamo ancora lontani dalla
realizzazione piena di quanto abbiamo chiesto, che sono stati stimolate altre richieste e
rivendicazioni che ci dovranno vedere impegnati nei prossimi mesi, anche nella speranza
di un possibile cambiamento politico:
ad esempio (ovviamente da confermare dopo discussione):
– Stabilire un incontro del CNA in occasione della presentazione del piano al fine di
discutere nel merito di quello che effettivamente c’è scritto;
– Chiedere un incontro al presidente degli Assessori alla Sanità (Assessore alla
sanità del Veneto) per capire come le regioni intendono operare sulla sorveglianza
sanitaria, sul percorsi di informazione e terapuetico-riabilitativi per i pazienti con
patologie asbesto correlate; sull’utilizzo dei fondi di ricerca, quindi su quali progetti
intendono puntare,
– Rafforzare e definire con i sindacati il gruppo di monitoraggio del PNA e, definirne
pure l’operatività:
– Stabilire – organizzato dal CNA – aperto a tutti un convegno sull’INAIL (fine
marzo?) per analizzare in modo dettagliato l’attività di questo istituto nei rapporti
con i lavoratori e, pensare, ad una sua eventuale riforma da istituto assicurativo ad
altra forma che deve essere individuata.
– Stabilire forme di mobilitazione o altre iniziative in occasione della giornata del 28 di
aprile.
NB: senza ombra di dubbio il CNA è solidale con gli ex esposti di Francia
e Belgio che sono in lotta per ottenere giustizia nei loro paesi.
Milano, 14 febbraio 2012
Fulvio Aurora