1 MAGGIO PADERNO DUGNANO
30/04/2014PROCESSO PIRELLI AIEA RICONOSCIUTA PARTE CIVILE
10/05/2014WORLD DAY AMYANT 2014
Prima del D.Legislativo n. 277 del 1991, e la successiva Legge n. 257 del 1992, che aveva disposto la cessazione definitiva dell’impiego dell’amianto, e prima della legge n. 271/1993 che estendeva la stessa legge anche nei settori industriali, la pericolosità dell’amianto veniva volutamente sottaciuta e di conseguenza non venivano adottate le precauzioni basilari impiantistiche e personali.In questi anni cominciavano a manifestarsi i danni provocati dalle fibre di amianto e da altre sostanze con effetti cangerogenici simili.
Tantissimi lavoratori che operavano nello stabilimento ex EniChem di Pisticci Scalo (MT) e negli altri Siti industriali della Val Basento, hanno pagato e tuttora stanno pagando le nefaste conseguenze di quella incuria. A tal riguardo riportiamo la:
SINTESI DELLE MALATTIE PROFESSIONALI E DEI DECESSI REGISTRATI DALL’ASSOCIAZIONE AIEA VBA al 31/03/2014
· Casi registrati da AIEA VBA per patologie oncologiche e non nr. 366
· Casi registrati (dipendenti) per patologie maligne con decesso nr. 183
· Casi registrati (familiari) per patologie maligne con decesso nr. 2
Di questi 183 casi di decesso 66 casi sono patologie nosologicamente definite, mentre per gli altri 117 casi, quasi tutti ex dipendenti EniChem, conosciamo le generalità che abbiamo trasmesso alle Istituzioni competenti ed alla Procura della Repubblica di Matera per i dovuti approfondimenti. L’Associazione AIEA VBA ha istruito numerose pratiche amministrative per il riconoscimento della Malattia Professionale, di queste oltre 70 sono state riconosciute dall’INAIL; per questi casi l’Associazione ha avviato le pratiche per la certificazione INAIL all’esposizione all’amianto e per la successiva rivalutazione contributiva INPS.
In diversi altri casi, nonostante il decesso dei lavoratori per patologie tabellate, gli eredi non hanno potuto godere della rendita INAIL, perché tale Istituto ha impropriamente motivato la reiezione della richiesta con la prescrizione del diritto, contrariamente alle decisioni dei Giudici di Legittimità esposte nelle sentenze nn. 13145/1999, 10697/2002, 12734/2003, 2002/2005.
In diversi casi di lavoratori ex esposti, anche con premorienza, pur avendo ottenuto il riconoscimento INAIL di malattia professionale, non hanno ottenuto dall’INPS, la rivalutazione contributiva (diretta e/o agli eredi) perché pensionati prima della Lgs. 27 marzo 1992.
Norma INGIUSTA che lede i diritti dell’uomo e solleva motivi di illegittimità costituzionale.
Molti casi di patologie asbesto-correlate rilevate dalla Sorveglianza Sanitaria, che il DGR n. 1662 del 25/09/2009 estende a tutti i lavoratori ex esposti all’amianto, si stanno trasformando in rivendicazione di malattia professionale presso l’INAIL per la denuncia-segnalazione emesse dalla stessa Medicina del Lavoro dell’ASL di Matera.
Di tali casi conosciamo solo i dati consuntivi al 31/12/2011, nonostante le nostre continue richieste ufficiali di aggiornamento per gli anni 2012 e 2013, che di seguito dettagliamo:
· nel periodo aprile 2006 ÷ fine dicembre 2011 sono state effettuate 2.085 visite e screening di primo e secondo livello che hanno interessato un totale di 1.322 lavoratori delle varie società e ditte che hanno operato nel territorio con età media di 66 anni e di cui 1.107 sposati con prole, 2-3 figli (equivalenti a 3.874 casi di esposizione indiretta);
· rispetto alla sorveglianza preventiva biennale di 1.322 lavoratori sottoposti ad osservazione di primo livello, sono state effettuate nr. 763 visite e screening per controlli più ravvicinati (secondo livello) che hanno riscontrato le seguenti patologie:
– nr. 208 casi di placche pleuriche;
– nr. 27 casi di asbestosi;
– nr. 198 casi di noduli non calcifici;
– nr. 23 tumori polmonari, di cui nr. 2 casi non operabili e successivo decesso;
– nr. 1 caso di mesotelioma, non operabile e successivo decesso.
· durante questa attività la Medicina del Lavoro dell’U.O. dell’ASM ha inoltrato all’INAIL ed agli altri Enti interessati, 225 denunce-segnalazione di malattia professionale ed ha registrato ulteriori 24 casi di patologie tumorali (tumori polmonari, epatici, linfomi, leucemie) diagnosticate da altre U.O. Nazionali e Territoriali;
· la prevalenza delle patologie tumorali e non tumorali rispetto alle persone visitate è risultato essere oltre il 18,7% (225 + 24) x 100/ 1332;
· le malattie professionali ufficialmente denunciate dalla U.O. Medicina del Lavoro dell’ASM, non vengono nella maggior parte dei casi riconosciute dall’INAIL, nonostante trattasi di patologie tabellate.
Vista la gravità della realtà territoriale che evidenzia in modo sempre più indiscutibile il progressivo aumento delle patologie tumorali che interessa sia i lavoratori direttamente esposti negli ambienti di lavoro che la cittadinanza residente nei comuni limitrofi,
· è INACCETTABILE il comportamento degli uffici preposti che non comunicano i dati occorrenti per facilitare il nostro impegno nella tutela dei diritti dei concittadini e contemporaneamente ampliare la consapevolezza dei rischi esistenti;
· è INACCETTABILE che il Registro regionale dei tumori non venga aggiornato annualmente non consentendo la conoscenza delle tipologie e della aggregazione per area e per settore delle patologie oncologiche;
· INACCETTABILE che non venga avviato uno studio epidemiologico al fine di approfondire le cause di insorgenza dei numerosi casi di patologie oncologiche dell’apparato gastroenterico, urogenitale, emolinfopoietico, che potrebbero essere associabili all’esposizione ad altre sostanze tossiche, nocive e cancerogene come l’amianto utilizzate negli ex Siti industriali della Val Basento;
· è NECESSARIO che queste patologie vengano diagnosticate nello stadio più precoce del loro possibile sviluppo, perché una diagnosi precoce è importante per un uso appropriato delle opportunità preventive e terapeutiche per minimizzare gli effetti negativi sulla salute dell’uomo.