SVIZZERA CONDANNA PER AMIANTO
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12/01/2014“Un’iniziativa a cui abbiamo sempre dedicato particolare attenzione fin dall’inizio e che si è finalmente concretizzata”: con queste parole Gloria Puccetti, vicesindaco e assessore all’ambiente del Comune di Viareggio, illustra il Progetto Amianto lanciato lo scorso 8 novembre con una prima assemblea pubblica al centro congressi del Principe di Piemonte. Un progetto che vede i cittadini in primo piano nella segnalazione di strutture in amianto presenti in città e che andrà avanti con una seconda assemblea, in programma il 22 gennaio a Villa Borbone.
Con l’anno nuovo, intanto, prende il via la parte fondamentale del progetto: la rimozione dei manufatti in amianto. Sea Ambiente, società partecipata del Comune, ha cercato un’azienda iscritta nella Categoria 10 dell’Albo dei Gestori Ambientali e, dunque, specializzata nel settore.
“La nostra scelta è caduta sulla Ideal Montaggi di Altopascio, che si occupa anche di impianti fotovoltaici e carpenteria metallica”, spiega il dirigente di Sea Ambiente Massimiliano Bergamini. “Le tariffe sono di 0,65 euro al kg per le tettoie e 0,85 euro al kg per canne fumarie e altri manufatti: le cifre sono comprensive di analisi e sopralluogo tecnico”.
Come detto, sarà il cittadino a doversi fare carico della rimozione delle strutture in amianto. Tutto partirà facendo una segnalazione preventiva all’Ausl 12, tramite un apposito modulo fornito dal SUP dell’azienda stessa, di strutture in amianto presenti all’interno della propria abitazione. Dopo il sopralluogo tecnico e l’accertamento, il cittadino presenterà richiesta di un kit per la rimozione in sicurezza scaricando un modulo all’indirizzo http://www.seaambiente-spa.it/Amianto.asp.
Il kit, che sarà fornito gratuitamente da Sea, è composto da una tanica di liquido incapsulabile (deve essere utilizzato con il pennello o a spruzzo) per evitare la dispersione di fibre, una tuta con cappuccio e copriscarpe, guanti, mascherina e occhiali di protezione. Verrà poi fornito anche un telo per avvolgere il materiale rimosso, da chiudere con nastro sigillante, che sarà poi ritirato da personale della Ideal Montaggi.
La procedura, al momento, riguarda solo i manufatti in amianto di piccola metratura – non più di 50mq di superficie e 700kg di peso – situati sotto i 4 metri di altezza. Ma l’intenzione dell’amministrazione, come spiega Puccetti, “è di reperire fondi per arrivare a occuparci anche di strutture ed edifici ben più grandi”