A TURBIGO SI PARLA DI AMIANTO NELLE SCUOLE
10/05/2014MESOTELIOMA FONDO PER LA RICERCA
25/05/2014COMUNICATO STAMPA AIEA
23.05.2014 sentenza ilva taranto
Il Tribunale di Taranto ha condannato i responsabili ILVA e ex ITALSIDER nel processo per morti da amianto a pene che vanno da 4 anni e mezzo a 9 anni e mezzo per omicidio colposo plurimo e disastro ambientale derivante da delitto doloso. Sono 15 i morti e 27 i condannati. Un giudizio che da il senso della gravità dei reati, importante per le vittime, ed anche indicativo per il prossimo più grande procedimento che si aprirà contro ILVA il prossimo 19 giugno.
Le parti civili, fra cui AIEA, verranno risarcite con procedimento separato. Solo ad INAIL viene concessa una consistente provvisionale.
AIEA NAZIONALE – MILANO
I NOMI – Il massimo della pena, 9 anni e mezzo, è stato inflitto all’ex direttore dell’Italsider Sergio Noce. A seguire 9 anni e due mesi ad Attilio Angelini, 9 anni a Giambattista Spallanzani e Girolamo Morsillo, 8 anni e sei mesi aGiovanni Gambardella, Giovanni Gillerio, Massimo Consolini, Aldo Bolognini e Piero Nardi, 8 anni a Giorgio Zappa, Giorgio Benevento e Francesco Chindemi, 7 anni e 10 mesi a Mario Lupo, 7 anni a Renato Cassano, 6 anni aFabio Riva, Luigi Capogrosso, Nicola Muni e Franco Simeoni, 5 anni a Costantino Savoia, Mario Masini,Lamberto Gabrielli, Tommaso Milanese e Augusto Rocchi, 4 anni a Bruno Fossa, Riccardo Roncan, Alberto Moriconi ed Ettore Salvatore. Sono state riconosciute inoltre provvisionali nei confronti delle parti civili: l’Inail, la Fiom Cgil, la Uil e i familiari di alcune vittime. Dichiarato il non doversi procedere nei confronti di Emilio Riva, morto lo scorso mese, per il quale il pm aveva chiesto la condanna a 4 anni e mezzo di carcere. È stato assolto invece il giapponese Hayao Nakamura, per il quale era stata chiesta la condanna a due anni e mezzo. Il manager in un primo momento fu chiamato come consulente e per un periodo è stato anche amministratore delegato con la gestione pubblica.
GLI ACCERTAMENTI – Sono 31 i casi esaminati di morti per mesotelioma e cancro polmonare di lavoratori che hanno svolto varie mansioni nello stabilimento siderurgico di Taranto sia nel periodo gestito dall’Italsider che dall’Ilva, ma non per tutte le ipotesi di omicidio colposo è stata riconosciuta la condanna, nell’ambito del processo che si è concluso oggi a Taranto.
IL MINISTRO DELL’AMBIENTE GALLETTI – Sull’Ilva di Taranto il governo «ha le idee chiare e abbiamo già approvato il piano ambientale: faremo di tutto per portarlo a termine». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a margine di un’iniziativa elettorale a Firenze a sostegno della candidata a sindaco di Ncd-Udc Gianna Scatizzi. Il ministro ha quindi ricordato che il piano del governo prevede che l’Ilva «sia un’azienda che salvi i posti di lavoro ma, allo stesso tempo, sia ambientalizzata al 100%».